L’Italia si è rimessa in moto.
È il momento di guardare avanti con più forza e determinazione di prima, magari potendo contare su cartelli pubblicitari bifacciali, quindi dall’efficacia raddoppiata.
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Questo articolo è una sorta di prima consulenza online che offriamo a un imprenditore o a un’azienda che si chiedesse “come faccio a fare una campagna pubblicitaria su strada usando nel modo più efficace cartelloni, poster e affissioni” così come ogni altro spazio di pubblicità OOH e DOOH, compresi quindi gli schermi digitali.
L’uso sempre più diffuso della Rete e del web marketing ha già da tempo cambiato il mondo della pubblicità rispetto ai criteri e ai canali considerati tradizionali. Da questo punto di vista, per le aziende, diventa indispensabile la massima integrazione dei mezzi pubblicitari che utilizzano.
Ciò vuol dire gestire il budget pubblicitario sapendo che ogni mezzo può dare il meglio se considerato anche e sempre in funzione degli altri canali da cui il brand, l’azienda, un prodotto o un servizio possono comunicare e raccontarsi al proprio pubblico.
Fatta eccezione per quelle realtà la cui pubblicità su strada serve unicamente a condurre il pubblico al punto vendita, come avviene ad esempio per il settore della ristorazione o di altri servizi commerciali o alla persona, che si svolgono esclusivamente in un luogo fisico, per gran parte delle attività di oggi, il messaggio su strada può portare comunque a un indirizzo web, da cui dar seguito al messaggio stesso. Non considerare questa prima possibile “call to action” può essere un errore.
Come membri di seconda generazione rispetto a una storia aziendale iniziata esattamente 60 anni fa e sempre altamente focalizzata sulla pubblicità esterna, siamo consapevoli della maggiore complessità che oggi, per un’impresa, può avere anche la semplice definizione di una campagna pubblicitaria su strada a livello locale, ad esempio di avvicinamento al punto vendita. Ma conosciamo pure le opportunità che una buona pubblicità esterna può assicurare, nel tempo e a costi contenuti.
Non a caso, mese dopo mese, i dati più aggiornati sugli investimenti pubblicitari continuano a far emergere il buono stato di salute del cartellone pubblicitario, sia nella versione tradizionale che nella nuova tipologia digitale. Anzi possiamo ben dire che il mezzo gode di una fiducia sempre crescente, anche da parte di nuove tipologie di utenti pubblicitari che cominciano ad affacciarsi e man mano a credere nell’efficacia di questo mezzo.
Chiaramente, ancor più essendo questo articolo scritto da specialisti della pubblicità esterna, va detto – a scanso di equivoci – che “per svolgere al meglio il proprio compito” e quindi confermarsi efficiente ed efficace come davvero riteniamo che questo mezzo sia, una campagna pubblicitaria su strada deve soddisfare precise regole, nonché veri e propri “assiomi inviolabili”, come siamo usi ripetere ai nostri stessi clienti.
La prima regola per una campagna pubblicitaria su strada che funzioni davvero è quella di avere poche immagini e parole, ma che facciano capire immediatamente “chi fa cosa”. Può sembrare persino ovvio, ma sappiamo per esperienza che non lo è.
Spesso, infatti, l’inserzionista di una campagna su affissioni tende a inserire troppe informazioni, con il rischio che non ne arrivi a destinazione neanche una! Il rischio è cioè quello di creare una grafica “all’apparenza completa” a livello di informazioni, ma che su strada risulta totalmente illeggibile.
Vi è anche il caso opposto in cui l’immagine risulta accattivante dal punto di vista creativo, ma non vi è modo di capire assolutamente quale sia il business pubblicizzato. E non ci riferiamo in questo caso a campagne cosiddette “teaser”, il cui intento è proprio di essere in qualche modo enigmatiche.
Affidarsi ad agenzie o consulenti di pubblicità e ancora più nello specifico a esperti nella grafica per “esterna” è quindi il primo passo per far sì che tale comunicazione sia efficace e funzionale alla migliore resa possibile su strada.
Per questo primissimo scopo, è basilare avere un logo che sia disegnato in modo da essere, innanzitutto, chiaro, essenziale e riconoscibile anche da lontano. Parliamo quindi di una competenza grafica che sia in grado a priori di riconoscere cosa “funziona” se visto anche da 10, 20 o 50 metri, e cosa invece è stato progettato ad esempio con un “sovraccarico” di dettagli visivi, per cui – prima ancora – di andare su strada, forse c’è bisogno di un restyling per una maggiore sintesi visiva del logo stesso.
Il principio, specie per quelle realtà il cui brand non fosse già “storicamente” associato a un settore specifico, è di comunicare in modo chiaro di cosa ci occupiamo e/o cosa vendiamo, magari associato a un’immagine o a un titolo testuale che lo faccia capire all’istante.
Quello che distingue un cartellone pubblicitario da una pubblicità su Internet è, come ovvio, il luogo stesso in cui il supporto pubblicitario è posizionati: fisico e reale per i primi, virtuale per il secondo. Così come oggi sono diventati evoluti i criteri e suggerimenti sul dove posizionare una pubblicità su Internet, ne esistono di altrettanto specifici e importanti per posizionare i cartelloni pubblicitari su strada.
Sicuramente all’interno del proprio bacino di utenza, magari sulle strade dove c’è il più alto numero di contatti, in posizioni dove probabilmente avremo un certo traffico dei nostri potenziali clienti. Ad esempio, se siamo i titolari di una farmacia, il luogo idoneo per l’installazione del nostro cartellone pubblicitario potrebbe essere di fronte all’uscita di un ospedale, se invece vendiamo estintori una posizione strategica potrebbe essere davanti agli uffici direzionali di grandi catene e così via.
Al contrario, una pianificazione “su circuito di massa”, cioè senza particolari ragionamenti sul target potenzialmente interessato al nostro servizio o prodotto, oltre a portare probabilmente a una spesa sovradimensionata, snatura le caratteristiche stesse di questo mezzo pubblicitario, che di per se è invece molto flessibile e consente di raggiungere geograficamente “i clienti giusti”.
Mettere la propria campagna pubblicitaria su strada proprio lì dove ci sono tante altre comunicazioni simili e magari copiare spunti, idee o la stessa immagine grafica della concorrenza, potrebbe servire solo a vanificare ogni sforzo. Se da una parte, infatti, potremmo sentirci sopraffatti o comunque sfidati dai nostri competitor commerciali già presenti in un determinato punto, andare ad alzare la voce o in ogni caso affacciarci proprio lì vicino a loro finisce solo per creare confusione nello spazio urbano e altrettanta nella mente del pubblico potenziale.
Distinguersi in pubblicità, quindi, è un concetto ampio che riguarda sia il contenuto e il tipo di messaggio, sia il luogo in cui veicolarlo, se ad esempio si vuole evitare di convivere in spazi già sovraccarichi di cartelli e cartelloni pubblicitari.
Chiarito dunque il punto che “dove c’è già abbastanza chiasso” forse non ci sarà mai modo di comunicare tanto efficacemente, trattandosi di un investimento economico, è il caso di valutare prima l’effettiva visibilità di una posizione o postazione pubblicitaria su strada.
I cartelloni posizionati in maniera parallela al senso di marcia di una strada, ad esempio, hanno maggiore possibilità di essere ignorati. Questo perché lo sguardo di chi percorre la strada è puntato solitamente in avanti e poche volte si volgerà di lato. È importante, quindi, che il cartellone “giusto” venga scelto tra quelli posizionati il più possibile in senso perpendicolare alla strada, come per i segnali stradali o per i semafori. In questo modo, ad esempio quando il traffico è fermo, chi si trovasse in coda non potrà fare a meno di notare il nostro cartellone pubblicitario.
Ancora meglio, nel caso di avvicinamento al punto vendita, scegliere in base alla visibilità dallo stesso lato di percorrenza verso dove si vogliono condurre le persone e non dalla corsia opposta.
Una persona che guida una berlina di ultima generazione dà forse di sé la stessa immagine di una che guida una vecchia utilitaria, magari anche… incidentata, storta e sporca? Essendo il cartellone pubblicitario il mezzo su cui veicoliamo la nostra immagine, se lo facciamo su un bell’impianto, diamo l’idea di un’azienda realmente attenta alla propria immagine, se invece lo facciamo su impianti (s)cadenti e in alcuni casi persino non totalmente a norma di legge, daremo l’immagine di un’azienda approssimativa e trascurata.
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In questo articolo presentiamo i nuovi totem digitali nel bellissimo centro storico di Noto, dove il Comune ha scelto Wayap in qualità di media agency in virtù dell’esperienza unica dell’azienda, tra i pionieri e al tempo stesso innovatori del settore della pubblicità esterna in Italia, fin dal 1964. La proprietà di questi nuovi asset, così come il progetto nel suo complesso, sono di Enel X, a sua volta al fianco della rinomata città in provincia di Siracusa anche per implementare soluzioni tecnologiche ed energetiche più efficienti.
Le nuove postazioni pubblicitarie digitali di Noto sono ovviamente collocate nei punti più strategici e costantemente all’attenzione di cittadini, visitatori e turisti, a cominciare dai pressi del Palazzo Ducezio, ovvero sui lati sinistro e destro di Piazza Municipio.
Quindi altri due spazi pubblicitari di nuova generazione sono presenti anche in prossimità della celebre Fontana d’Ercole in Piazza XVI Maggio sempre su entrambi i lati della piazza e un altro in corrispondenza della Porta Reale di Noto, o Porta Ferdinandea, sul lato sinistro arrivando da Corso Vittorio e dalla Villa Comunale di Noto.
Noto, con il suo Barocco e il centro storico Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2002, attira ogni giorno molti visitatori. Una priorità per il Comune era poter comunicare e trasmettere tale valore in modo efficace, anche avvalendosi di nuovi sistemi digitali per trasmettere messaggi su eventi, informazioni utili al cittadino e naturalmente campagne promozionali veicolate in modo visivamente efficace e nel pieno rispetto del decoro urbano.
Per questo il moderno sistema di Digital Advertising o Digital Out Of Home (DOOH) per la pubblicità e comunicazione esterna a Noto rappresenta il mezzo ideale per generare nuove e immediate opportunità per tutti, comprese aziende internazionali, nazionali e prima di tutto per le stesse attività commerciali e imprese operanti sul territorio siciliano e siracusano in particolare.
Efficienza, immediatezza e sostenibilità sono gli aspetti che qualificano questo circuito pubblicitario e il nuovo look che la città ne ricava. La pubblicità digitale, infatti, oltre all’eliminazione di carta, colla e onerosa gestione delle affissioni pubblicitarie tradizionali, permette ad aziende e attività commerciali di veicolare messaggi più puntuali e modificabili anche giorno per giorno, grazie alla trasmissione da remoto di testi, animazioni video e immagini sui totem digitali.
Questi si caratterizzano per il loro design con base a specchio, che riflette gli elementi architettonici circostanti, integrandosi in modo armonico e non invasivo con il contesto tipico del luogo, come avviene in altre importanti città italiane nonché in gran parte d’Europa. Permettono così di avere attivo da mattina a sera un moderno e integrato sistema di comunicazione diretta e ravvicinata con il pubblico.
A differenza degli impianti pubblicitari tradizionali (analogici) che per periodi di 14 giorni o più quattordicine di seguito mostrano la stessa pubblicità stampata, i totem digitali si caratterizzano per una versatilità e vivacità di messaggi che contribuisce a tenere sempre viva l’attenzione dei passanti.
Nel corso di un minuto, infatti, sono 6 i cambi di messaggio che si alternano sugli schermi.
Ciò significa che un tipo di persona può essere più attratto dal messaggio pubblicitario o istituzionale di un brand legato alla moda, mentre un altro a una promozione commerciale valida in un determinato periodo, senza dimenticare che sugli stessi totem possono essere trasmesse importanti comunicazioni istituzionali o segnalazioni di eventi e rassegne culturali che interessano la città di Noto.
Oltre che nel servizio sulla pubblicità locale che può fornire preventivi, quotazioni o offerte particolari per ciascun tipo di campagna pubblicitaria sui nuovi totem digitali di Noto, Wayap mette a disposizione delle aziende e realtà commerciali di Noto e del territorio siracusano in genere, un’esperienza nella pianificazione di campagne pubblicitarie che va dai ledwall maxi formato sulle pareti di Brescia, ai primi Ledpole® in Italia con schermi digitali installati direttamente su pali luce a Milanofiori, fino al sempre più ampio circuito di impianti digitali sulle vie più strategiche di Roma.
Come quasi sempre avviene, in Italia, anche la materia della pubblicità su affissione e dei cartelli e cartelloni pubblicitari su strada è regolata da una normativa generalmente complessa e difficile da comprendere, per chi non è del settore. Questo, però, non può essere un alibi qualora – anche inconsapevolmente – si finisse a fare pubblicità su spazi, postazioni, cartelli o impianti pubblicitari abusivi.
La pubblicità: o è autorizzata o può essere un boomerang
La pubblicità è una forma di comunicazione a scopo promozionale. Questo significa che, non essendo finalizzata alla semplice informazione del cittadino, ma avendo una chiara finalità commerciale, prima di essere esposta in spazi comuni, deve rispettare delle regole uguali per l’intera collettività. Al contrario, senza regole, si finirebbe per vivere in una giungla di messaggi, in cui nulla avrebbe più alcun senso o alcuna attendibilità. Vediamo quindi cosa è utile sapere per poter affiggere un cartellone pubblicitario o qualsiasi altra forma di pubblicità sulle strade.
Si definisce abusiva qualsiasi forma di pubblicità sprovvista di autorizzazione. Nel caso della pubblicità su strada, questa autorizzazione è rilasciata dall’Ente proprietario della strada stessa (Codice della Strada – Art. 23 – comma 4).
La superficie massima di un cartellone pubblicitario extraurbano è di 6 mq (per faccia, ad esempio un cartellone 3×2 m, non è invece ammesso il 4×3 o il 6×3 m; questo tipo di impianto può essere autorizzato solo per pubblicità su affissione all’interno dei comuni).
Un’azienda interessata ad avere una propria pubblicità su strada, solitamente si rivolge alla più vicina agenzia concessionaria di pubblicità sul territorio. Gli impianti pubblicitari, per poter essere autorizzati, devono in ogni caso rispettare le distanze dagli altri elementi della strada, come le intersezioni (incroci), le rotatorie e i segnali stradali di pericolo. Questo per il principio di non interferire in alcun modo, né ridurre la visibilità o l’efficacia, rispetto ai segnali stradali. Quindi: non devono arrecare disturbo visivo agli utenti della strada e distrarre l’attenzione con conseguenze pericolose per la sicurezza della circolazione.
Sono inoltre vietati i pannelli, tabelloni e cartelloni su cavalcavia stradali e loro rampe, sulle Autostrade, raccordi autostradali ed extraurbane principali in prossimità dei corsi d’acqua e all’interno dei parchi.
Ci sono poi delle limitazioni a livello di grafica: sono vietati i cartelli e cartelloni pubblicitari rifrangenti, oltre che luminosi, e quelli che per colori e forma possono confondersi con la segnaletica stradale. Ad esempio sono generalmente vietati colori quali: prevalenza di rosso, bianco su fondo verde o su fondo blu, giallo su fondo nero. Sono allo stesso modo vietate le frecce e ogni forma di indicazione che possa confondersi con la segnaletica, mentre le distanze possono essere espresse in metri e non in chilometri.
L’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) prima e il codice della strada poi hanno espressamente vietato:
“qualsiasi forma di pubblicità, su strade e veicoli, avente contenuto sessista, violento, offensivo o comunque lesivo dei diritti civili, del credo religioso e dell’appartenenza etnica ovvero discriminatorio.”
Conoscere il tipo di sanzioni è importante, perché spesso si può essere indotti a pensare che non hanno conseguenze dirette sul pubblicizzato. La pena pecuniaria a carico del committente del messaggio va invece dai 357 ai 2.000 € (Art. 23 – comma 11). Alla sanzione consegue l’immediata rimozione del cartellone (quindi la sanzione non dà comunque alcun diritto a mantenere il messaggio al suo posto). In caso di mancata rimozione da parte dell’autore della violazione, vi provvede l’ente proprietario della strada, con addebito delle spese al medesimo soggetto, al proprietario del terreno e al pubblicizzato.
Questa imposta dipende da diversi fattori:
Le tariffe possono essere variate annualmente dal comune, mediante delibera emessa entro i termini di approvazione di bilancio.
La normativa che disciplina il settore della pubblicità esterna e in particolare di quella su strada fa riferimento a:
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I vantaggi, per piccole e grandi aziende, di un corretto modo di pianificare e utilizzare una campagna pubblicitaria esterna su affissione e cartellonistica stradale outdoor (OOH – Out Of Home) nelle grandi città
Abbiamo integrato i tanti consigli presenti nella seconda parte di questo articolo con delle rapide risposte alle domande che normalmente si pone chi non è già esperto del settore.
Affissione è, nel gergo della pubblicità, la parola con cui si indica in modo immediato la pubblicità esterna. Questo, ormai, non vuol dire che ci si riferisce alla lettera a un “manifesto di carta affisso con la colla”, perché nel tempo le tecnologie e i materiali si sono evoluti. Per questo è rimasto nell’uso comune un termine che non sempre rende bene l’idea di cosa possa essere, ad esempio, una “campagna affissioni”: non vuol dire attaccare manifesti a destra e a manca (anche perché non sarebbe neanche legale…), bensì pianificare un’azione pubblicitaria su impianti “in esterna”, che in inglese si rende con il termine Out Of Home (OOH) Advertising, o anche pubblicità Outdoor.
“Affissioni pubblicitarie”, in particolare nei regolamenti comunali, è quel termine che include la pubblicità a scopo commerciale o promozionale, per differenziarla dalle Pubbliche Affissioni che sono spazi destinati alla comunicazione istituzionale al cittadino, agli avvisi pubblici e ad altri messaggi di pubblica utilità. Naturalmente possono dividersi fra affissioni di piccola grandezza, come ad esempio una locandina diffusa in un pubblico esercizio e affissioni di formato medio e grande, che sono veicolate su specifici impianti autorizzati. “Poster” è invece un termine che, specie negli anni ’80 e ’90, indicava tra gli addetti ai lavori le pubblicità su affissione in formato 6×3.
Le affissioni come veicolo pubblicitario per un’azienda, funzionano attraverso il passaggio diretto da una società concessionaria (locale o nazionale) di spazi pubblicitari, dalla quale acquistare un certo numero di spazi e passaggi per un dato periodo (es. una quattordicina), oppure tramite agenzia di pubblicità o centro media che provvedono loro alla selezione e al contatto commerciale con le concessionarie di pubblicità.
Il costo di un’affissione è difficile da indicare, perché potrebbe andare dai 100€ ai 3.000€ o anche fino ad altre cifre, ma questo dipende ovviamente dalla localizzazione e dalla grandezza dello spazio pubblicitario che si intende acquistare, oltre che naturalmente dalla durata della campagna e quindi del periodo di esposizione del messaggio.
Mentre in passato abbiamo avuto anche grandi artisti che si sono specializzati nell’illustrazione del manifesto pubblicitario, per un’azienda che oggi voglia comunicare in modo vincente su manifesti 6×3 o su formati anche più grandi la prima cosa da fare è rivolgersi a una buona agenzia o studio di pubblicità, in grado di elaborare una strategia di marketing o un brand positioning con l’obiettivo di differenziare il prodotto o il servizio da promuovere, rispetto alla concorrenza. Una volta che il messaggio è stato creato, il lavoro passa alla concessionaria di pubblicità che gestisce o possiede lo spazio su cui veicolare la campagna. Se tradizionalmente i manifesti erano cartacei, oggi la stampa avviene solitamente su pellicola in Pvc oppure il file grafico viene direttamente trasmesso da remoto su schermo digitale.
Se parliamo di campagna pubblicitaria, quindi di un’azione promozionale che ha una determinata durata, possiamo avere almeno 7 tipi diversi di mezzo su cui veicolarla: questi sono la Tv, la radio, la stampa, il web, il cinema, l’affissione, oppure la presenza di un messaggio promozionale nel corso di eventi specifici. Invece azioni come le sponsorizzazioni non sono propriamente una “campagna pubblicitaria” in quanto generalmente si focalizzano sul brand e non sul veicolare un messaggio in particolare.
Una campagna pubblicitaria funziona a partire da un’idea, grazie alla quale evidenziare un aspetto unico del prodotto (USP, “Unic Selling Proposition”) o servizio da promuovere. Questo aspetto può essere di tipo sostanziale, quindi rendere davvero differente un brand rispetto ai concorrenti, oppure basarsi su un aspetto strategico del momento (ad es. convenienza, servizio particolare, efficacia per un target particolare, ecc ecc..).
Un esempio di campagna affissione la cui efficacia dipende anche dal fatto che il brand è presente in modo originale direttamente nello sguardo dei due soggetti, che potrebbero stare guardando sia l’insegna del negozio, sia una pubblicità esterna dello stesso.
Normalmente le campagne pubblicitarie sono ideate dai cosiddetti “creativi”, ovvero figure professionali competenti in ambito di grafica e design, ideazione e redazione di testi e aspetti strategici del marketing.
Solitamente le professioni collegate alle campagne pubblicitarie sono: copywriter, se la competenza è maggiore sul fronte dell’ideazione di nomi, concetti creativi e conoscenza della lingua e dell’uso delle parole, oppure art director se più esperti sulla componente visiva, ma nel tempo si sono aggiunti ruoli e termini sempre più specifici quali graphic designer, web designer, communication designer, brand designer, ecc..
Come si fa a creare e pianificare una campagna pubblicitaria su affissione, in maniera efficace, in particolare su metropoli come Roma o Milano? Pensiamo a un marchio della grande distribuzione (GDO). Oppure a una catena di ristorazione. O a un singolo imprenditore cittadino interessato a fare Local Marketing. Ognuno di loro potrebbe avere l’obiettivo, ad esempio, di lanciare un nuovo punto vendita in una zona ad alta densità commerciale di città come Roma, Milano, Padova, Firenze o Bologna. Tra quali e quante varietà di cartelli, impianti pubblicitari e postazioni di ogni tipo basare la propria scelta?
In modo un po’ approssimativo, si potrebbe risolvere la faccenda “illudendosi” di acquistare un buon numero di postazioni pubblicitarie outdoor a un prezzo ritenuto più che soddisfacente. Ammettiamo, come detto in precedenza, anche a meno di 100 Euro a impianto, acquistandone un grosso quantitativo. Siamo sicuri che sia un criterio economicamente efficace?
“So che metà dei soldi che spendo in pubblicità è completamente buttata via.
Il problema è che non so quale metà sia.”
Questa celebre frase, tradizionalmente attribuita al manager americano del primo ‘900 John Wanamaker, per molti aspetti si adatta anche a qualunque tipo di pianificazione della pubblicità esterna.
Chiediamoci ad esempio: è meglio un “pacchetto” da 10 postazioni con cartellone outdoor 1×1 m monofacciale, magari posizionato tra altri cartelli di vari formati, a un prezzo che potrà sembrare molto molto conveniente, oppure sceglierne in modo mirato solo qualcuno di 3×2 metri bifacciale, in posizione strategica e perfettamente visibile da entrambi i sensi di marcia, a un costo “apparentemente” diverso? Ecco una situazione molto pratica e reale che dimostra come scegliere bene non sia affatto facile.
Solitamente, nei preventivi e nelle offerte di pianificazioni per la pubblicità esterna, è facile soffermarsi sulle voci di costo complessive, a cominciare dal numero di postazioni e prezzo finale. Molto più opportuno sarebbe invece poter conoscere e soffermarsi su dati quali:
Ma, ancor prima, possiamo cominciare con l’evitare errori grossolani nel pianificare una campagna pubblicitaria outdoor su cartelloni pubblicitari stradali, affissione o altra cartellonistica esterna. E qui è importante prima di tutto che il messaggio pubblicitario in sé sia realmente efficace, ne abbiamo parlato in questo articolo. Questo per non “bruciare” inutilmente migliaia di Euro sulle tante vie e strade delle nostre grandi città.
Vediamo, prima di tutto, qualche aspetto pratico della questione:
Di certo questi aspetti vi saranno noti. In realtà, a fare la differenza, è la capacità di tenerli insieme e non sottovalutarne nessuno, nell’ottica di una buona e davvero oculata pianificazione pubblicitaria esterna.
Normalmente, una volta fissata la sede dell’attività commerciale, si individuano le posizioni pubblicitarie nei punti più strategici e sulle principali direttrici che conducono alla zona d’interesse.
Nel marketing moderno l’analisi dei competitor dovrebbe essere il pane quotidiano in ogni azienda: come e dove comunica la mia concorrenza, cosa comunica e a chi lo comunica.
Altrettanto importante, prima di pianificare un’efficace pubblicità esterna, dovrebbe essere l’analisi del contesto generale. Così come, cioè, delle opzioni commerciali effettivamente a disposizione, in una determinata zona, per il pubblico d’interesse. Questo, per la corretta pianificazione di una campagna pubblicitaria (OOH, Out Of Home o Outdoor Advertising), comporta anche un’attenta valutazione degli aspetti viari, logistici, nonché del tasso di affollamento di impianti pubblicitari già presenti.
A un occhio poco attento, gli impianti pubblicitari OOH (pannelli, tabelloni, cartelloni, affissioni, poster o come ciascuno preferisce chiamarli) potrebbero risultare tutti più o meno simili fra loro, eccetto che per la grandezza. Questo è il fattore che ovviamente salta prima di tutti all’occhio. In realtà non poche e non banali sono le differenze, anche nel prezzo. Di conseguenza variano le potenzialità di un supporto pubblicitario rispetto a un altro, pur se apparentemente posizionati sulla stessa strada e a poche centinaia di metri uno dall’altro…
Soprattutto sulle strade delle grandi città possiamo avere impianti di proprietà o in concessione di soggetti locali, regionali o di network nazionali, quindi di diversa matrice. Ad esempio gli spazi pubblicitari su pali luce Newpole® e Ledpole® sono una tipologia di impianti molto indicata per pianificazioni capillari a livello locale. Oppure possiamo avere impianti esclusivamente di affissione cartacea temporanea 4×3 o 6×3, che funzionano per quattordicine e impianti di pubblicità permanente. Per questi ultimi la stampa è su PVC o telo, di conseguenza la qualità e uniformità dell’immagine è più elevata rispetto alla stampa su carta. Inoltre la loro durata nel tempo è più ampia.
Ma le differenze non si fermano qui. Oggi infatti gli impianti pubblicitari si rivelano ben diversi fra loro. Ciò in base alle effettive caratteristiche tecnologiche e alle condizioni “di salute” dei materiali di cui sono costruiti. Un altro aspetto non meno importante è la disposizione rispetto alla strada e il design degli stessi, fattori che possono renderli decisamente più visibili ed efficaci. Oppure: sono monofacciali o bifacciali? Questo fattore non viene quasi mai considerato quanto meriterebbe, ma di fatto raddoppia l’efficacia e quindi la convenienza economica di una postazione pubblicitaria OOH da acquistare o noleggiare. Fin dai primi anni 2000, ad esempio, gli impianti Wayap, in particolare Underline e Vertical Board, sono tutti bifacciali e hanno una riconoscibilità unica su strada.
Ciò su cui tuttavia oggi invitiamo a riflettere, al di là del fattore estetico già di per sé non secondario, è cosa si può fare sugli impianti Wayap che non si può fare su tutti gli altri. È questo che davvero dovrebbe chiedersi un’azienda prima di destinare importanti risorse su un tipo di impianto o su un altro.
Cosa succede a un’azienda che acquista una postazione pubblicitaria permanente OOH per uno o tre anni che all’improvviso deve cambiare la propria comunicazione?
A differenza di tutti gli altri cartelloni di pubblicità permanente, la tecnologia degli impianti della concessionaria di pubblicità Wayap offre alle aziende un’ulteriore opportunità tecnica e strategica. La possibilità di utilizzarli nell’esclusiva modalità Permoranea®, che consente di:
Torniamo ora alla scelta che un’azienda deve compiere quando affida la pianificazione della propria campagna su esterna a un unico referente. Questi dovrebbe essere comunque in grado di selezionare e includere nell’offerta impianti pubblicitari di soggetti diversi. Quindi sottoporre un preventivo in grado di garantire la maggiore qualità ed efficacia possibile a quest’azione pubblicitaria.
Un primo, indispensabile accorgimento, è quello di selezionare solo operatori in grado di garantire l’esistenza di autorizzazioni per i propri impianti e l’assolvimento del relativo onere contributivo. Questo anche per evitare spiacevoli inconvenienti, a partire dal rischio di vedere bloccata o oscurata la propria pubblicità, con il conseguente danno d’immagine.
Un altro aspetto non meno importante in fatto di outdoor advertising è quando la pianificazione della pubblicità esterna necessita di specifici impianti di affissione (quindi solitamente venduti per quattordicine) i cui costi finiscono per essere più onerosi. Si può invece optare per strategie di acquisto e utilizzo diverse dalla prenotazione “a scatola chiusa” per l’intera durata della campagna, perché questa opzione comporta quasi sempre costi più elevati. Non esitate a contattarci per saperne di più a riguardo.
La stessa attenzione andrebbe prestata, soprattutto nei punti ritenuti più strategici e irrinunciabili, prima di acquistare qualunque tipo di tabellone o impianto soltanto secondo la logica del “purché mi copra quella zona”. L’occhio attento e competente dovrebbe infatti saper riconoscere eventuali criticità dovute alla presenza di un elevato numero di cartelloni pubblicitari nello stesso punto. Spesso molti di questi possono rivelarsi anche mal posizionati e in generale causare un sovraffollamento di messaggi pubblicitari. Tutti fattori che provocano la perdita di efficacia nel veicolare la propria pubblicità in quel dato punto e quindi l’uso poco attento del budget a disposizione.
Si tratta di “semplici attenzioni” per evitare investimenti di grossa portata in punti, in teoria strategici, ma nei quali il rischio di non essere recepiti al meglio dall’utente può risultare rilevante.
A volte, soprattutto nei casi di nuove aperture, può esserci scarsa o alcuna disponibilità di spazi e impianti pubblicitari outdoor nella zona d’interesse. Proprio in questo caso, un punto ancor più qualificante del servizio Wayap è nella possibilità di provvedere – anche seguendo tutto l’iter autorizzativo con le amministrazioni locali – all’installazione di nuovi impianti pubblicitari ad hoc, ove consentiti, nonché di opportuna segnaletica di avvicinamento al punto vendita.
Allo stesso modo, la competenza nella pianificazione pubblicitaria di una campagna esterna OOH può anche servire a individuare altri nodi della viabilità. Ad esempio in punti in grado di indirizzare determinate utenze che, rispetto al loro territorio, non fossero già servite da altri concorrenti, quindi risultassero sprovviste di alternative significative rispetto a quel determinato tipo di attività commerciale.
Questi sono solo alcuni esempi di come la consulenza pubblicitaria su misura possa contribuire a ottimizzare un investimento outdoor. Quello che noi consigliamo e facciamo insieme ai nostri clienti è scegliere personalmente “via per via e impianto per impianto” i punti su cui rafforzare la comunicazione, sempre con il doppio intento di chiedersi “a chi comunico e come comunico”.
Potrebbe sembrare un lavoro banale… ma, credeteci, non lo è affatto. E questo perché non lo si impara mai completamente. Per il semplice fatto che le strade sono ambienti “vivi”, soggetti a continue trasformazioni, in base a fattori diversi. Viabilità, affollamento di impianti pubblicitari, eventuale presenza di parcheggi, alberi ed effettivo posizionamento di ogni singolo impianto outdoor rispetto all’asse stradale, nonché al tipo di velocità del traffico in ciascuna zona.
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Con le ultime importantissime quattordicine di affissione del 2023 che proiettano i consumatori verso il periodo di punta degli acquisti per i regali di Natale, Wayap ha veicolato sui propri impianti pubblicitari digitali di Roma, oltre che sulla cartellonistica analogica lungo tutte le principali vie d’accesso alla capitale, la prima pianificazione su pubblicità esterna del brand Vestopazzo.
Esemplare il media mix costruito in questi ultimi mesi da questo marchio di bigiotteria e accessori per l’abbigliamento nato proprio a Roma. A partire dal 14 settembre 2023, Vestopazzo ha infatti prima accompagnato in qualità di official partner l’edizione di XFactor 2023 e le sue creazioni di bijoux e accessori moda caratterizzati dallo stile artigianale hanno dato quel tocco in più al look dei giovani artisti che, puntata dopo puntata, sono entrati nel cuore del pubblico. Questo ha permesso anche al claim dell’azienda “il mondo dentro” di fondersi in maniera altamente autentica ed evocativa con le performance artistiche di questi nuovi talenti.
La comunicazione social dell’azienda ha potuto a sua volta beneficiare di questi testimonial ben più veri e vicini al pubblico di quanto avrebbero potuto esserlo persino dei fotomodelli professionisti, proprio perché rendono perfettamente l’idea dell’utilizzo pratico del prodotto, nelle mani di persone di cui settimana dopo settimana i telespettatori di XFactor scoprono, appunto, “il mondo che hanno dentro”.
Dopo Tv e social, ecco la pubblicità Out Of Home, inserita ora nel media mix dall’azienda, con questa campagna su Roma. Sarà ora l’affissione pubblicitaria analogica e digitale a mostrare anche il suo, di talento, nel saper consolidare la riconoscibilità e la reputation di un brand. La pianificazione, infatti, ha incluso sia il circuito di impianti per la pubblicità digitale su schermi Led che la cartellonistica di avvicinamento e uscita da tutti i punti strategici attorno alla città.
E in effetti, la scoperta di talenti e talento, in ogni angolo del mondo, è parte integrante della mission di Vestopazzo che, proprio a partire dai tanti viaggi in tutti i continenti fatti nel tempo dai fondatori del brand Paola Miotti e Francesco Albonetti, ne hanno forgiato un lifestyle ricco di luoghi e suggestioni che hanno come obiettivo la “cura” del sé, dell’altro e del mondo, raccontato attraverso una grande varietà di prodotti accessibili e unici.
Questa rete globale di artigiani e fabbricanti è stata nel tempo supportata e affiancata passo dopo passo dal solido team di style and design italiano e i risultati ottenuti parlano da soli. Il fatturato 2022 di Vestopazzo è stato di oltre 21 milioni di euro, segnando un +27% sull’anno precedente (confermando una crescita con incrementi nell’ordine del 25-30% da più anni a questa parte).
I dati in possesso dell’azienda romana relativi alla prima parte del 2023 confermano tale trend di crescita e sarà interessante nel 2024 leggere gli eventuali incrementi favoriti anche dall’approdo sugli schermi pubblicitari digitali di Roma e sulla pubblicità esterna in generale, a partire proprio da una copertura puntuale e perimetrica della capitale, grazie alla consulenza e agli inconfondibili impianti pubblicitari Wayap. La visibilità in questo caso è garantita da fattori estremamente strategici che caratterizzano le nostre postazioni pubblicitarie su strada.
La più importante prerogativa è senza dubbio l’installazione in posizione perfettamente perpendicolare al senso di marcia. Non certo secondaria è poi un’altra caratteristica, comune a tutta la nostra cartellonistica su strada: la bifaccialità degli impianti, che li rende cioè visibili da entrambi i sensi di marcia.
Siamo molto contenti del rapporto di fiducia e stima reciproca stabilito con il brand Vestopazzo, che si traduce anche in una scelta strategica che riteniamo ben ponderata anche dal punto di vista della gestione del budget per le affissioni pubblicitarie.
Infatti, proprio come avevamo spiegato in questo articolo sui costi della pubblicità esterna, condividiamo a pieno la scelta operata dall’azienda di partire con una pianificazione importante di pubblicità temporanea in una sola città, in questo caso proprio la capitale, così da testarne concretamente i risultati, prima di proseguire con nuove pianificazioni anche in altre città.
Un modo di procedere che riteniamo serio e non certo improvvisato, proprio di chi è abituato nel lavoro quotidiano a testare, provare e riprovare ogni tipo di soluzione, proprio come ha sempre fatto Wayap prima di lanciare nuovi brevetti di impianti pubblicitari o di inventare la formula Permoranea® per andare oltre i limiti stessi della pubblicità temporanea da una parte e di quella permanente dall’altra. La stessa attenzione e professionalità che fanno di Vestopazzo un instancabile “laboratorio di prova”, sperimentando anche nella bigiotteria nuove tecniche di lavorazione, mentre la passione per la manualità trasforma ogni prodotto in un pezzo unico.
E pezzi unici sono anche i punti vendita Vestopazzo, a partire da quello più centrale di Roma (via del Corso), fino alla Sardegna (presso il centro commerciale Le Vele di Cagliari) o all’Emilia Romagna (all’interno di GrandEmilia a Modena) fino ad arrivare allo store monomarca nel centro storico di Barcellona (Carrer dels Boters) progettato cercando di preservare il più possibile elementi architettonici e materici presenti in origine, come ad esempio il caratteristico pavimento a scacchi in pietra e le travi di legno a vista sul soffitto.
Le nuove aperture di negozi monomarca Vestopazzo continuano sia in Italia che in Europa, in particolare Spagna, Portogallo e Grecia. Attualmente la rete diretta conta 110 punti vendita, tra monomarca e corner, mentre oltre 1.350 sono i rivenditori tra Italia e resto del mondo.
Un ultimo aspetto che, curiosamente, accomuna Wayap e Vestopazzo riguarda anche una scelta responsabile nei materiali, visto che gli impianti pubblicitari Wayap sono in alluminio e riciclabili fino al 98%, così come i materiali che utilizza Vestopazzo spaziano dall’alluminio 100% riciclato, all’ottone, fino alle placcature in oro e argento, abbinati a pietre o altri elementi.
A partire dal 2021 la concessionaria di pubblicità Wayap ha una nuova sede operativa e amplia notevolmente l’offerta di impianti pubblicitari, poster e maxi affissioni a Brescia. Questo grazie all’acquisizione di Publicentro, società leader degli spazi pubblicitari di Brescia e provincia dal 1966. Ma anche grazie a un costante lavoro negli ultimi anni che è servito a consolidare la propria presenza sul vivace asse dell’A4 tra Lombardia e Veneto.
Proprio la comune storia di oltre mezzo secolo nel settore della pubblicità e la conseguente stima reciproca sono tra gli elementi che hanno favorito l’incontro Wayap e Publicentro. Di fatto su Brescia la nuova sede Wayap continua a valorizzare il know how e l’esperienza consolidata negli anni a livello territoriale dal management Publicentro.
Con loro si condivide la stessa visione del lavoro, incentrata su aspetti come la qualità, l’innovazione e l’attenzione al cliente. Senza dimenticare la peculiarità di uno staff in prevalenza femminile alla guida.
Ai 5.000 impianti su strada in Lombardia e in altre 10 regioni di Wayap, si aggiungono nuove tipologie di spazi pubblicitari:
Ciò, in generale, permette di arricchire anche il servizio di consulenza Wayap con nuove interessanti opportunità di pianificazione. Per scoprirle subito, ognuno può tracciare direttamente su mappa l’area di maggior interesse per la propria pubblicità e inviarla a Wayap senza impegno.
La copertura pubblicitaria dell’intera città di Brescia è garantita in modo capillare da diversi tipi di poster e impianti pubblicitari per campagne affissione. Come successo anche per promuovere tutte le iniziative collegate alla Capitale della Cultura che per tutto il 2023 ha collegato le città di Bergamo e Brescia in un percorso unico di eccellenza e scoperta (qui l’articolo su quelli in provincia di Bergamo).
Queste le vie e strade con nostre postazioni: Triumplina, Via Conicchio, Via San Rocchino Sud, Via Crocifisso di Rosa, Via Oberdan, Via Milano, Via Vallecamonica, Ponte Mella Ovest, Via Lamarmora, Via Fratelli Ugoni, Via Saffi, Via Foro Boario, Via Mantova, Via Dalmazia, Via Corsica, Via Volta, Via Dario Morelli, Via Rose, Via Labirinto e Via Cefalonia.
In particolare su via Dario Morelli e quindi nelle vicinanze dell’Istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza, Wayap dispone di un circuito di impianti pubblicitari di medie dimensioni, molto strategici per tutto il settore medicale e dei servizi collegati al benessere e salute della persona.
Il numero e la distribuzione di tali cartelli pubblicitari permette anche di comunicare ad esempio più servizi in sequenza o comunque di fornire preziose informazioni a tutto il pubblico che transita da e verso l’ospedale.
Anche sul perimetro della città non mancano postazioni in punti strategici quali Rotonda Autostrada, Via delle Bettole, SS 45 e SS 11 S. Eufemia. Questi compongono il circuito Brescia Ring che include selezionate postazioni pubblicitarie, sempre disposte perpendicolarmente ai sensi di marcia, nei punti nodali di entrata e uscita lungo tutto il perimetro della città. È composto da impianti bifacciali di formati diversi con stampa ad alta risoluzione su pvc.
Anche per pianificazioni pubblicitarie in tutta la provincia di Brescia, i nostri impianti sono presenti nei comuni di Adro, Bovezzo, Calcinato, Capriolo, Castegnato, Castrezzato, Cellatica, Chiari, Concesio, Erbusco, Ghedi, Gussago, Iseo, Leno, Lonato, Mazzano, Montichiari, Nave, Offlaga, Orzinuovi, Pompiano, Poncarale, Rezzato, Rodengo-Saiano, Roncadelle, Rovato, San Zeno Naviglio, Sarezzo e Villa Carcina.
Non va dimenticato infine che, anche in tutta la Lombardia e in Veneto, Wayap è altamente specializzata nella pianificazione e installazione di nuovi impianti in aree non coperte, nonché nella progettazione della segnaletica di avvicinamento al punto vendita.
Metteteci alla prova. Scoprirete che credere nella qualità del servizio e nella massima attenzione agli obiettivi di comunicazione dei nostri clienti, ci porta ogni giorni a sviluppare soluzioni altamente versatili, innovative e già molto apprezzate sul mercato, come l’esclusiva formula di pubblicità Permoranea®.
Già in altre pagine di questo sito, ad esempio nel caso di promozioni estive o di fine anno, oltre che per indicare un prezzo minimo giornaliero orientativo per la pubblicità cartellonistica o su affissione, abbiamo provato a definire dei possibili costi “chiavi in mano” per avere un poster pubblicitario o una pubblicità di altro formato su strada.
In realtà, specie se pensiamo alle richieste che ogni giorno ci arrivano da aziende, negozi, servizi online e altre attività localizzate in diversi punti d’Italia, non è per niente facile rispondere all’istante a questa domanda, senza prima scendere nei dettagli di ogni specifico contesto, sia geografico che di ambito commerciale.
Proviamo, quindi, nei limiti del possibile, a tracciare delle “linee guida” generali così da far comprendere in modo più pratico come funzionano i costi dell’affissione.
Prima di tutto, come dovrebbe essere semplice intuire, i costi della pubblicità esterna variano in funzione di questi principali parametri:
Chiaramente, anche i suddetti aspetti dovrebbero essere coerenti e funzionali all’obiettivo stesso della comunicazione pubblicitaria.
A tal riguardo, la prima distinzione fondamentale è proprio sul tipo di comunicazione che si intende veicolare mediante pubblicità esterna:
La pubblicità Out Of Home (OOH) permanente in genere viene utilizzata per associare un brand a un territorio o per rafforzarne la presenza nell’immaginario del cliente. È un po’ come se fosse un murales che nel tempo, con la sua presenza, finisce per identificare una certa area urbana. In realtà, come forma di pubblicità permanente, negli ultimi anni sono sempre più numerosi i casi di veri e propri murales commissionati da parte di aziende ad artisti locali o internazionali, allo scopo di associare l’immagine aziendale a particolari interventi visivi su uno specifico territorio.
Si tratta in ogni caso di forme di pubblicità essenziale, in cui solitamente appare semplicemente il logo e un’immagine evocativa, legata magari alla mission del brand e, se necessaria, l’indicazione di dove trovarlo.
Il costo di questo tipo di pubblicità viene calcolato su base annuale e può partire dai 150 euro delle frecce segnaletiche, passando agli 800 euro degli impianti sui pali della luce, fino ai 1.500/5.000 euro per i cartelli pubblicitari entro i 6 mq, arrivando ai 50.000 euro annui nel caso delle pareti di palazzi (pareti cieche condominiali).
In questa tabella riassumiamo alcuni esempi di costi della pubblicità permanente, con contratto della durata di un anno.
Pubblicità permanente: tipo di impianto | Prezzo annuo |
---|---|
Frecce segnaletiche 125×25 | 150€ (0,41€ al giorno) |
Plance o gonfaloni su pali luce 70×100 | 800€ (2,19 € al giorno) |
Cartelli pubblicitari da 2 a 6 mq (es. 2×1 o 3×2 m) | Da 1.500 a 5.000€ (da 4,10 a 56,30€ al giorno) |
Pubblicità su parete | Fino a 50.000€ (137€ al giorno) |
Le differenze di prezzo per i singoli mezzi sono legate soprattutto al posizionamento, sia in termini geografici (grandezza del Comune, importanza della strada) che in termini di visibilità dell’impianto, cioè di quanto il poster o l’affissione sia di fatto visibile da chi percorre quella determinata strada.
C’è, ad esempio, una grande differenza in termini di visibilità tra gli impianti perpendicolari e quelli paralleli alla strada. Una differenza di carattere qualitativo e non di poco conto: a parità di OTS* in uno stesso punto della città, infatti, un cartello posizionato parallelamente alla strada può essere visto da molte meno persone rispetto a uno posizionato in modo perfettamente perpendicolare.
*OTS è l’acronimo di “Opportunity To See” ed è un indicatore della pubblicità su strada, equivalente all’incirca al “contatto” nel web, riferendosi al numero di passaggi di individui e veicoli sul tratto preso in esame.
Nel caso di questo tipo di pubblicità è quindi fondamentale scegliere singolarmente le posizioni, in funzione dell’area d’interesse rispetto all’attività. Anche in ciò consiste il nostro servizio di consulenza personalizzata, particolarmente richiesto e gradito dai brand che hanno un punto vendita su uno specifico territorio.
La pubblicità Outdoor temporanea, invece, ha la funzione di massimizzare il numero di OTS nei 14 giorni di esposizione del messaggio. Per questa ragione, tende a essere molto meno selettiva in termini di scelta degli impianti, perché – rispetto alla pubblicità permanente – punta a raggiungere più persone in un lasso di tempo molto limitato. Il costo varia dai 90 € per plance e gonfaloni su pali della pubblica illuminazione, fino ai 4.000 delle pareti più belle.
Per effettuare una campagna efficace, come detto, bisognerà utilizzare un numero di impianti molto più elevato, visto il periodo più contenuto. Anche in questo caso sarà importante individuare le esigenze del cliente in funzione del territorio e della comunicazione:
Un’idea che sempre più aziende e realtà commerciali hanno preso in considerazione, alla quale Wayap ha saputo dare una risposta esclusiva è:
perché, a questo punto, non scegliere delle postazioni per poster o affissioni da mantenere contrattualmente tutto l’anno, quindi perfettamente ottimizzate rispetto al punto vendita, e poi sulle stesse poter cambiare la comunicazione ogni volta che si vuole?
A questa esigenza risponde a pieno la nostra esclusiva formula Permoranea® concepita proprio per andare oltre i tradizionali concetti di pubblicità permanente e pubblicità temporanea, in quanto – con uno stesso impianto pubblicitario – permette di:
C’è una differenza molto importante che è tuttavia difficile da mettere a fuoco e apprezzare a sufficienza, quando si pensa al costo della pubblicità esterna e questa riguarda:
il tempo di esposizione del messaggio, che nella pubblicità Outdoor analogica è costante (24 ore al giorno per 14 giorni, uno o più mesi, un anno), mentre in quella digitale arriva a ben 900 passaggi al giorno (da 10 secondi l’uno).
Su questi mezzi di comunicazione di massa il costo è relativo alla durata dello spot (es. 15, 20 o 30 secondi), al numero di passaggi giornalieri e ai giorni di durata della campagna. Una differenza evidente è nel tipo e nel momento di fruizione del messaggio: si va cioè dalla possibilità di vedere o sentire uno spot sintonizzandosi sul canale in quel preciso orario del passaggio pubblicitario, a quella di circolare in una città e “incontrare” quel messaggio su affissione tutte le volte che si ripassa dallo stesso punto, fino a quando dura la campagna pubblicitaria.
In questo caso il costo dello spazio è legato alle dimensioni dell’inserzione pubblicitaria (es. pagina intera, mezza o altro modulo) nonché al tipo di testata (quotidiana, settimanale, mensile, bimestrale…), quindi la fruizione dello stesso è potenzialmente costante, almeno finché lo stampato resti nell’uso del destinatario.
Sul web, quindi se intendiamo inserzioni a pagamento su YouTube, Facebook, Instagram, TikTok, LinkedIn, oppure spazi pubblicitari (banner) su siti specifici, o anche pubblicità AdSense e altre varie tipologie di spazi e costi, il carattere digitale del mezzo riesce a produrre riscontri molto dettagliati sul numero di visualizzazioni, contatti e clic.
Allo stesso tempo risulta decisamente più complesso avere un riscontro qualitativo (in termini cioè di effettiva fruizione del messaggio e di verificabilità “umana” di quel contatto) su tali numeri, per cui – ad esempio – si possono pagare 10€ per qualche migliaio di visualizzazioni su un social, ma è oltremodo arduo poter fare un confronto qualitativo tra 1.000 visualizzazioni di una pubblicità 3×2 m su strada e altrettante di un’inserzione su un social.
Ha invece qualche elemento in comune con la pubblicità stampa su riviste altamente specializzate, la pubblicità su motori di ricerca (es. Google) collegata a specifiche frasi chiave o anche sulla Rete Display di Google (GDN). In questo caso, rispetto a ogni altra forma di pubblicità che in genere interviene in maniera “estemporanea” rispetto agli intenti di una persona, parliamo di un tipo di pubblicità alquanto evoluta (smart) che appare proprio nel momento in cui sul web si effettua una ricerca attinente a quella del business dell’azienda inserzionista.
I costi della pubblicità digitale possono essere di vario tipo e collegati a livelli diversi di “performance” della stessa, per cui possiamo avere:
Come azienda specializzata e attiva da 60 anni sul fronte della pubblicità esterna, ma al tempo stesso come realtà aziendale che a sua volta utilizza gli altri media per promuoversi, crediamo nell’importanza di gestire il budget pubblicitario attraverso un calibrato media mix in grado di raggiungere in maniera integrata il proprio target.
Questo vuol dire che, se ad esempio il sito web è centrale nella propria attività, la pubblicità sponsorizzata sui motori di ricerca sarà quasi inevitabile. Allo stesso modo, per un prodotto di largo consumo e ugualmente acquistabile in ogni parte d’Italia, una buona campagna televisiva potrebbe risultare efficace. E così via nel caso di prodotti, servizi e soluzioni che potrebbero beneficiare di una pubblicità su un particolare social, con la possibilità di investimenti georeferenziati oppure nazionali.
Per quanto riguarda la pubblicità Outdoor, due sono gli aspetti più importanti che sentiamo di ricordare ogni volta ai nostri clienti:
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