14 GIORNI DI VISIBILITÀ IN PIÙ SU LED A ROMA E LEDPOLE® A MILANOFIORI
Pianifica per i tuoi clienti due quattordicine tra giugno e luglio, la terza ad agosto la offriamo noi!
È il momento giusto per provare la differenza di resa visiva e impatto della pubblicità digitale sui Led di Roma e sui Ledpole® a Milanofiori/Assago. Con il vantaggio di poter cambiare messaggio anche ogni giorno!
CONTRATTO PUBBLICITÀ
PER 2 QUATTORDICINE
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NEL MESE DI AGOSTO
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Un nostro consulente ti guiderà nell’utilizzare al meglio questa offerta per l’Outdoor dei tuoi clienti.
* La promozione è valida sui contratti per 2 quattordicine di pubblicità digitale su schermo Led e Ledpole® (tra giugno e luglio 2023), con una terza quattordicina in omaggio nel mese di agosto.
"Variabili per modale: ". e
Già in altre pagine di questo sito, ad esempio nel caso di promozioni estive o di fine anno, oltre che per indicare un prezzo minimo giornaliero orientativo per la pubblicità cartellonistica o su affissione, abbiamo provato a definire dei possibili costi “chiavi in mano” per avere una pubblicità su strada.
In realtà, specie se pensiamo alle richieste che ogni giorno ci arrivano da aziende, negozi, servizi online e altre attività localizzate in diversi punti d’Italia, non è per niente facile rispondere all’istante a questa domanda, senza prima scendere nei dettagli di ogni specifico contesto, sia geografico che di ambito commerciale.
Proviamo, quindi, nei limiti del possibile, a tracciare delle “linee guida” generali così da far comprendere in modo più pratico come funzionano i costi dell’affissione.
Prima di tutto, come dovrebbe essere semplice intuire, i costi della pubblicità esterna variano in funzione di questi principali parametri:
Chiaramente, anche i suddetti aspetti dovrebbero essere coerenti e funzionali all’obiettivo stesso della comunicazione pubblicitaria.
A tal riguardo, la prima distinzione fondamentale è proprio sul tipo di comunicazione che si intende veicolare mediante pubblicità esterna:
La pubblicità Out Of Home (OOH) permanente in genere viene utilizzata per associare un brand a un territorio o per rafforzarne la presenza nell’immaginario del cliente. È un po’ come se fosse un murales che nel tempo, con la sua presenza, finisce per identificare una certa area urbana. In realtà, come forma di pubblicità permanente, negli ultimi anni sono sempre più numerosi i casi di veri e propri murales commissionati da parte di aziende ad artisti locali o internazionali, allo scopo di associare l’immagine aziendale a particolari interventi visivi su uno specifico territorio.
Si tratta in ogni caso di forme di pubblicità essenziale, in cui solitamente appare semplicemente il logo e un’immagine evocativa, legata magari alla mission del brand e, se necessaria, l’indicazione di dove trovarlo.
Il costo di questo tipo di pubblicità viene calcolato su base annuale e può partire dai 150 euro delle frecce segnaletiche, passando agli 800 euro degli impianti sui pali della luce, fino ai 1.500/5.000 euro per i cartelli pubblicitari entro i 6 mq, arrivando ai 50.000 euro annui nel caso delle pareti di palazzi (pareti cieche condominiali).
In questa tabella riassumiamo alcuni esempi di costi della pubblicità permanente, con contratto della durata di un anno.
Pubblicità permanente: tipo di impianto | Prezzo annuo |
---|---|
Frecce segnaletiche 125×25 | 150€ (0,41€ al giorno) |
Plance o gonfaloni su pali luce 70×100 | 800€ (2,19 € al giorno) |
Cartelli pubblicitari da 2 a 6 mq (es. 2×1 o 3×2 m) | Da 1.500 a 5.000€ (da 4,10 a 56,30€ al giorno) |
Pubblicità su parete | Fino a 50.000€ (137€ al giorno) |
Le differenze di prezzo per i singoli mezzi sono legate soprattutto al posizionamento, sia in termini geografici (grandezza del Comune, importanza della strada) che in termini di visibilità dell’impianto, cioè di quanto sia di fatto visibile da chi percorre quella determinata strada.
C’è, ad esempio, una grande differenza in termini di visibilità tra gli impianti perpendicolari e quelli paralleli alla strada. Una differenza di carattere qualitativo e non di poco conto: a parità di OTS* in uno stesso punto della città, infatti, un cartello posizionato parallelamente alla strada può essere visto da molte meno persone rispetto a uno posizionato in modo perfettamente perpendicolare.
*OTS è l’acronimo di “Opportunity To See” ed è un indicatore della pubblicità su strada, equivalente all’incirca al “contatto” nel web, riferendosi al numero di passaggi di individui e veicoli sul tratto preso in esame.
Nel caso di questo tipo di pubblicità è quindi fondamentale scegliere singolarmente le posizioni, in funzione dell’area d’interesse rispetto all’attività. Anche in ciò consiste il nostro servizio di consulenza personalizzata, particolarmente richiesto e gradito dai brand che hanno un punto vendita su uno specifico territorio.
La pubblicità Outdoor temporanea, invece, ha la funzione di massimizzare il numero di OTS nei 14 giorni di esposizione del messaggio. Per questa ragione, tende a essere molto meno selettiva in termini di scelta degli impianti, perché – rispetto alla pubblicità permanente – punta a raggiungere più persone in un lasso di tempo molto limitato. Il costo varia dai 90 € per plance e gonfaloni su pali della pubblica illuminazione, fino ai 4.000 delle pareti più belle.
Per effettuare una campagna efficace, come detto, bisognerà utilizzare un numero di impianti molto più elevato, visto il periodo più contenuto. Anche in questo caso sarà importante individuare le esigenze del cliente in funzione del territorio e della comunicazione:
Un’idea che sempre più aziende e realtà commerciali hanno preso in considerazione, alla quale Wayap ha saputo dare una risposta esclusiva è:
perché, a questo punto, non scegliere delle postazioni da mantenere contrattualmente tutto l’anno, quindi perfettamente ottimizzate rispetto al punto vendita, e poi sulle stesse poter cambiare la comunicazione ogni volta che si vuole?
A questa esigenza risponde a pieno la nostra esclusiva formula Permoranea® concepita proprio per andare oltre i tradizionali concetti di pubblicità permanente e pubblicità temporanea, in quanto – con uno stesso impianto pubblicitario – permette di:
C’è una differenza molto importante che è tuttavia difficile da mettere a fuoco e apprezzare a sufficienza, quando si pensa al costo della pubblicità esterna e questa riguarda:
il tempo di esposizione del messaggio, che nella pubblicità Outdoor analogica è costante (24 ore al giorno per 14 giorni, uno o più mesi, un anno), mentre in quella digitale arriva a ben 900 passaggi al giorno (da 10 secondi l’uno).
Su questi mezzi di comunicazione di massa il costo è relativo alla durata dello spot (es. 15, 20 o 30 secondi), al numero di passaggi giornalieri e ai giorni di durata della campagna. Una differenza evidente è nel tipo e nel momento di fruizione del messaggio: si va cioè dalla possibilità di vedere o sentire uno spot sintonizzandosi sul canale in quel preciso orario del passaggio pubblicitario, a quella di circolare in una città e “incontrare” quel messaggio su affissione tutte le volte che si ripassa dallo stesso punto, fino a quando dura la campagna pubblicitaria.
In questo caso il costo dello spazio è legato alle dimensioni dell’inserzione pubblicitaria (es. pagina intera, mezza o altro modulo) nonché al tipo di testata (quotidiana, settimanale, mensile, bimestrale…), quindi la fruizione dello stesso è potenzialmente costante, almeno finché lo stampato resti nell’uso del destinatario.
Sul web, quindi se intendiamo inserzioni a pagamento su YouTube, Facebook, Instagram, TikTok, LinkedIn, oppure spazi pubblicitari (banner) su siti specifici, o anche pubblicità AdSense e altre varie tipologie di spazi e costi, il carattere digitale del mezzo riesce a produrre riscontri molto dettagliati sul numero di visualizzazioni, contatti e clic.
Allo stesso tempo risulta decisamente più complesso avere un riscontro qualitativo (in termini cioè di effettiva fruizione del messaggio e di verificabilità “umana” di quel contatto) su tali numeri, per cui – ad esempio – si possono pagare 10€ per qualche migliaio di visualizzazioni su un social, ma è oltremodo arduo poter fare un confronto qualitativo tra 1.000 visualizzazioni di una pubblicità 3×2 m su strada e altrettante di un’inserzione su un social.
Ha invece qualche elemento in comune con la pubblicità stampa su riviste altamente specializzate, la pubblicità su motori di ricerca (es. Google) collegata a specifiche frasi chiave o anche sulla Rete Display di Google (GDN). In questo caso, rispetto a ogni altra forma di pubblicità che in genere interviene in maniera “estemporanea” rispetto agli intenti di una persona, parliamo di un tipo di pubblicità alquanto evoluta (smart) che appare proprio nel momento in cui sul web si effettua una ricerca attinente a quella del business dell’azienda inserzionista.
I costi della pubblicità digitale possono essere di vario tipo e collegati a livelli diversi di “performance” della stessa, per cui possiamo avere:
Come azienda specializzata e attiva da 60 anni sul fronte della pubblicità esterna, ma al tempo stesso come realtà aziendale che a sua volta utilizza gli altri media per promuoversi, crediamo nell’importanza di gestire il budget pubblicitario attraverso un calibrato media mix in grado di raggiungere in maniera integrata il proprio target.
Questo vuol dire che, se ad esempio il sito web è centrale nella propria attività, la pubblicità sponsorizzata sui motori di ricerca sarà quasi inevitabile. Allo stesso modo, per un prodotto di largo consumo e ugualmente acquistabile in ogni parte d’Italia, una buona campagna televisiva potrebbe risultare efficace. E così via nel caso di prodotti, servizi e soluzioni che potrebbero beneficiare di una pubblicità su un particolare social, con la possibilità di investimenti georeferenziati oppure nazionali.
Per quanto riguarda la pubblicità Outdoor, due sono gli aspetti più importanti che sentiamo di ricordare ogni volta ai nostri clienti:
Oltre che nella consulenza per pianificare campagne su affissione e nel noleggio di spazi per la pubblicità su strada, Wayap – per molte aziende e amministrazioni pubbliche – è un punto di riferimento per la produzione stessa di impianti pubblicitari tradizionali e digitali, frecce direzionali e altri supporti per la segnaletica di avvicinamento e la comunicazione istituzionale e commerciale in contesti urbani ed extraurbani.
Wayap è stata fin dal primo giorno sinonimo di innovazione ed eccellenza nel design dei propri impianti pubblicitari, per un “Made in Italy” premiato e riconosciuto anche in progetti ad ampio respiro come l’Expo 2015 e rassegne di livello europeo, come l’Aluminium Award.
In un settore nel quale ancora oggi si vedono su strada impianti pubblicitari fatiscenti o comunque tecnologicamente obsoleti, Wayap ha invece da sempre creduto e puntato su prodotti qualitativamente superiori, unica vera garanzia di successo e vantaggio competitivo nel tempo.
Il fattore ambientale è l’elemento che oggi più d’ogni altro sancisce la qualità di uno standard progettuale, coniugando praticità d’uso e affidabilità nel tempo di ciascun prodotto, con un’elevata eco-compatibilità di materiali e processi produttivi.
Wayap ha adottato in prevalenza estrusi e fusioni di alluminio, seguendo direttamente ogni fase della produzione di ciascun impianto pubblicitario. Allo stesso modo gli altri materiali e sistemi d’assemblaggio e smontaggio rispondono al principio della riciclabilità dell’intero supporto.
Solitamente il lavoro di produzione e installazione di nuovi impianti pubblicitari viene preceduto e integrato da un’attività di analisi e attenta progettazione degli spazi stessi in cui collocarli. Questo permette di realizzare anche un’ottimizzazione economica rispetto ad esempio al numero di impianti di segnaletica di avvicinamento necessari in un determinato spazio per definire un sistema efficace.
In particolare nella consulenza rivolta alle amministrazioni pubbliche, la scelta e definizione degli impianti più adatti viene generalmente effettuata anche in funzione delle caratteristiche storico-morfologiche dei tessuti insediativi, della larghezza complessiva delle strade, della velocità di percorrenza e della tipologia funzionale di un determinato contesto, così da massimizzare la riconoscibilità dello stesso.
Il team di architetti Wayap può a tale scopo effettuare uno studio del territorio e scegliere gli elementi più funzionali agli obiettivi di comunicazione commerciale e istituzionale, nonché di informazione al cittadino.
La costante innovazione tecnologica in atto, come nel caso degli impianti digitali, fa sì che ogni nuova progettazione e produzione di impianti pubblicitari possa essere integrata con servizi aggiuntivi, dagli schermi Led, o altre soluzioni caratterizzate da luminescenza o impiego di superfici antigraffiti, ad esempio per impianti nelle zone urbane. Inoltre tutti gli impianti sono naturalmente predisposti per ospitare ulteriori elementi tecnologici quali sensori, hot spot, telecamere, ecc..
Per Wayap l’attività di ricerca è un principio e un requisito indispensabile praticamente in ogni progetto, per proporre al mercato soluzioni sempre all’avanguardia. Mediante la realizzazione di modelli tridimensionali, che tengono conto anche di eventuali vincoli locali e normative comunali, regionali e nazionali, si effettuano tutte le prove di carico sul manufatto e sui singoli pezzi, in fase di progettazione. Inoltre, con le stesse modalità e criteri di qualità dei nostri impianti standard, anche nella progettazione ad hoc per esigenze logistiche e/o urbanistiche e paesaggistiche specifiche, permangono quegli aspetti che il cliente finale apprezzerà sempre di più con il passare del tempo.
Considerata la loro ubicazione su strada, gli impianti pubblicitari Wayap sono concepiti per rendere le attività di manutenzione e modifica estremamente veloci e semplici.
Tale fattore incrementa la sicurezza delle squadre installatrici, così come quella degli stessi frequentatori degli spazi urbani.
Lo studio di ogni singolo dettaglio, unito all’utilizzo di materiali nobili e a un’industrializzazione dei processi produttivi, è garanzia di totale affidabilità funzionale ed estetica, con una ridottissima manutenzione.
Questa scelta tecnologica garantisce nel tempo non solo le caratteristiche di stabilità e funzionalità, di per sé dettate da esigenze normative e pratiche, ma anche quelle estetiche, così da non pregiudicare per alcuni decenni né l’immagine del brand o dell’ente che comunica, né tanto meno il rispetto dell’ambiente circostante.
La natura dei materiali utilizzati da Wayap e il loro assemblaggio consentono una riciclabilità fino al 98%, ulteriormente garantita dall’attenzione alla salvaguardia dei materiali anche allo stato di rottame, tenendo conto che l’alluminio riciclato ha un valore pari a circa 1/3 del prodotto nuovo.
Il team d’installatori Wayap effettua e segue direttamente la posa in opera di tutti gli impianti pubblicitari e segnaletica verticale di avvicinamento da oltre vent’anni, con una formazione particolarmente attenta alla qualità della realizzazione e alla sicurezza e stabilità degli impianti stessi.
Così come la progettazione di un piano di avvicinamento al punto vendita coordinato ed efficace non deve risultare sovradimensionato e ridondante, allo stesso modo la progettazione di un nuovo sistema di comunicazione esterna per una pubblica amministrazione deve basarsi sul rispetto del decoro urbano e sulla pulizia dello spazio visivo.
Solo in questo modo risulterà più efficace anche l’informazione stessa che il destinatario del messaggio istituzionale o commerciale riceverà muovendosi a piedi o in auto.
Il settore della pubblicità esterna su cartelli e cartelloni o poster pubblicitari urbani anche per il 2023 e il 2024 seguirà il calendario nazionale delle affissioni che è suddiviso in quattordicine. [Scarica il calendario] Questo tra l’altro significa che, nell’arco di un anno, su una stessa postazione di cartellonistica pubblicitaria possono ruotare fino a un massimo di 26 campagne o comunicazioni pubblicitarie.
Qualunque cartellone pubblicitario regolarmente installato in una città, può essere prenotato per un periodo minimo di 14 giorni. Questi 14 giorni, quindi, iniziano sempre da uno dei due (o tre) lunedì riportati nel calendario delle quattordicine 2024. In altre parole non è possibile anticipare o posticipare l’uscita di una campagna pubblicitaria di una settimana, bensì bisogna attenersi alle date delle quattordicine. Di conseguenza è sempre la pianificazione di una campagna pubblicitaria che deve allinearsi alle scadenze fissate dal calendario nazionale delle affissioni e non il contrario.
Trattandosi di investimenti economici a volte anche di una certa rilevanza, è quindi fondamentale assicurarsi prima di tutto circa l’opportuna corrispondenza del calendario delle quattordicine con le specifiche esigenze e tempistiche della propria comunicazione.
Un errore da evitare è certamente quello di pianificare troppo in ritardo una campagna pubblicitaria arrivando eccessivamente a ridosso della data d’interesse. Questo può comportare due rischi. Uno è quello di pagare di più gli spazi pubblicitari disponibili, rispetto a una pianificazione fatta con il dovuto anticipo e magari sfruttando anche possibili promozioni da parte dei concessionari. L’altro è quello di avere la pubblicità ancora “on air” quando il periodo promozionale, l’evento o l’iniziativa pubblicitaria è già arrivata a conclusione.
Per modulare la comunicazione in modo differente, invece, può essere presa in considerazione l’esclusiva formula Permoranea® che consente di cambiare quando si vuole, anche al di fuori delle quattordicine fissate dal calendario nazionale, mantenendo costantemente la propria comunicazione sulle posizioni pianificate.
La pubblicità su affissione urbana può quindi durare una sola o più quattordicine, quindi 14 o 28 giorni e così via. Al contrario la pubblicità permanente si acquista per periodi più lunghi, da un minimo di 3 o 6 mesi a un anno o più. Come abbiamo spiegato in un approfondito articolo sulla pianificazione pubblicitaria, a volte bisogna stare attenti all’acquisto di troppe quattordicine di seguito, perché potrebbero comportare un costo complessivo più sfavorevole rispetto ad altri tipi di contratti di più lunga durata, come la stessa Permoranea®.
Queste le restanti quattordicine del 2023:
Nella pianificazione delle campagne di pubblicità esterna temporanea su affissione del 2024, ci saranno tre mesi nei quali i giorni di inizio delle quattordicine saranno 3 invece che i consueti 2: oltre appunto a gennaio, questi saranno luglio e dicembre.
I vantaggi, per piccole e grandi aziende, di un corretto modo di pianificare e utilizzare una campagna pubblicitaria esterna su affissione e cartellonistica stradale outdoor (OOH – Out Of Home) nelle grandi città
Abbiamo integrato i tanti consigli presenti nella seconda parte di questo articolo con delle rapide risposte alle domande che normalmente si pone chi non è già esperto del settore.
Affissione è, nel gergo della pubblicità, la parola con cui si indica in modo immediato la pubblicità esterna. Questo, ormai, non vuol dire che ci si riferisce alla lettera a un “manifesto di carta affisso con la colla”, perché nel tempo le tecnologie e i materiali si sono evoluti. Per questo è rimasto nell’uso comune un termine che non sempre rende bene l’idea di cosa possa essere, ad esempio, una “campagna affissioni”: non vuol dire attaccare manifesti a destra e a manca (anche perché non sarebbe neanche legale…), bensì pianificare un’azione pubblicitaria su impianti “in esterna”, che in inglese si rende con il termine Out Of Home (OOH) Advertising, o anche pubblicità Outdoor.
“Affissioni pubblicitarie”, in particolare nei regolamenti comunali, è quel termine che include la pubblicità a scopo commerciale o promozionale, per differenziarla dalle Pubbliche Affissioni che sono spazi destinati alla comunicazione istituzionale al cittadino, agli avvisi pubblici e ad altri messaggi di pubblica utilità. Naturalmente possono dividersi fra affissioni di piccola grandezza, come ad esempio una locandina diffusa in un pubblico esercizio e affissioni di formato medio e grande, che sono veicolate su specifici impianti autorizzati.
Le affissioni come veicolo pubblicitario per un’azienda, funzionano attraverso il passaggio diretto da una società concessionaria (locale o nazionale) di spazi pubblicitari, dalla quale acquistare un certo numero di spazi e passaggi per un dato periodo (es. una quattordicina), oppure tramite agenzia di pubblicità o centro media che provvedono loro alla selezione e al contatto commerciale con le concessionarie di pubblicità.
Il costo di un’affissione è difficile da indicare, perché potrebbe andare dai 100€ ai 3.000€ o anche fino ad altre cifre, ma questo dipende ovviamente dalla localizzazione e dalla grandezza dello spazio pubblicitario che si intende acquistare, oltre che naturalmente dalla durata della campagna e quindi del periodo di esposizione del messaggio.
Mentre in passato abbiamo avuto anche grandi artisti che si sono specializzati nell’illustrazione del manifesto pubblicitario, per un’azienda che oggi voglia comunicare in modo vincente su manifesti 6×3 o su formati anche più grandi la prima cosa da fare è rivolgersi a una buona agenzia o studio di pubblicità, in grado di elaborare una strategia di marketing o un brand positioning con l’obiettivo di differenziare il prodotto o il servizio da promuovere, rispetto alla concorrenza. Una volta che il messaggio è stato creato, il lavoro passa alla concessionaria di pubblicità che gestisce o possiede lo spazio su cui veicolare la campagna. Se tradizionalmente i manifesti erano cartacei, oggi la stampa avviene solitamente su pellicola in Pvc oppure il file grafico viene direttamente trasmesso da remoto su schermo digitale.
Se parliamo di campagna pubblicitaria, quindi di un’azione promozionale che ha una determinata durata, possiamo avere almeno 7 tipi diversi di mezzo su cui veicolarla: questi sono la Tv, la radio, la stampa, il web, il cinema, l’affissione, oppure la presenza di un messaggio promozionale nel corso di eventi specifici. Invece azioni come le sponsorizzazioni non sono propriamente una “campagna pubblicitaria” in quanto generalmente si focalizzano sul brand e non sul veicolare un messaggio in particolare.
Una campagna pubblicitaria funziona a partire da un’idea, grazie alla quale evidenziare un aspetto unico del prodotto (USP, “Unic Selling Proposition”) o servizio da promuovere. Questo aspetto può essere di tipo sostanziale, quindi rendere davvero differente un brand rispetto ai concorrenti, oppure basarsi su un aspetto strategico del momento (ad es. convenienza, servizio particolare, efficacia per un target particolare, ecc ecc..).
Normalmente le campagne pubblicitarie sono ideate dai cosiddetti “creativi”, ovvero figure professionali competenti in ambito di grafica e design, ideazione e redazione di testi e aspetti strategici del marketing.
Solitamente le professioni collegate alle campagne pubblicitarie sono: copywriter, se la competenza è maggiore sul fronte dell’ideazione di nomi, concetti creativi e conoscenza della lingua e dell’uso delle parole, oppure art director se più esperti sulla componente visiva, ma nel tempo si sono aggiunti ruoli e termini sempre più specifici quali graphic designer, web designer, communication designer, brand designer, ecc..
Come si fa a creare e pianificare una campagna pubblicitaria su affissione, in maniera efficace, in particolare su metropoli come Roma o Milano? Pensiamo a un marchio della grande distribuzione (GDO). Oppure a una catena di ristorazione. O a un singolo imprenditore cittadino interessato a fare Local Marketing. Ognuno di loro potrebbe avere l’obiettivo, ad esempio, di lanciare un nuovo punto vendita in una zona ad alta densità commerciale di città come Roma, Milano, Padova, Firenze o Bologna. Tra quali e quante varietà di cartelli, impianti pubblicitari e postazioni di ogni tipo basare la propria scelta?
In modo un po’ approssimativo, si potrebbe risolvere la faccenda “illudendosi” di acquistare un buon numero di postazioni pubblicitarie outdoor a un prezzo ritenuto più che soddisfacente. Ammettiamo, come detto in precedenza, anche a meno di 100 Euro a impianto, acquistandone un grosso quantitativo. Siamo sicuri che sia un criterio economicamente efficace?
“So che metà dei soldi che spendo in pubblicità è completamente buttata via.
Il problema è che non so quale metà sia.”
Questa celebre frase, tradizionalmente attribuita al manager americano del primo ‘900 John Wanamaker, per molti aspetti si adatta anche a qualunque tipo di pianificazione della pubblicità esterna.
Chiediamoci ad esempio: è meglio un “pacchetto” da 10 postazioni con cartellone outdoor 1×1 m monofacciale, magari posizionato tra altri cartelli di vari formati, a un prezzo che potrà sembrare molto molto conveniente, oppure sceglierne in modo mirato solo qualcuno di 3×2 metri bifacciale, in posizione strategica e perfettamente visibile da entrambi i sensi di marcia, a un costo “apparentemente” diverso? Ecco una situazione molto pratica e reale che dimostra come scegliere bene non sia affatto facile.
Solitamente, nei preventivi e nelle offerte di pianificazioni per la pubblicità esterna, è facile soffermarsi sulle voci di costo complessive, a cominciare dal numero di postazioni e prezzo finale. Molto più opportuno sarebbe invece poter conoscere e soffermarsi su dati quali:
Ma, ancor prima, possiamo cominciare con l’evitare errori grossolani nel pianificare una campagna pubblicitaria outdoor su cartelloni pubblicitari stradali, affissione o altra cartellonistica esterna. E qui è importante prima di tutto che il messaggio pubblicitario in sé sia realmente efficace, ne abbiamo parlato in questo articolo. Questo per non “bruciare” inutilmente migliaia di Euro sulle tante vie e strade delle nostre grandi città.
Vediamo, prima di tutto, qualche aspetto pratico della questione:
Di certo questi aspetti vi saranno noti. In realtà, a fare la differenza, è la capacità di tenerli insieme e non sottovalutarne nessuno, nell’ottica di una buona e davvero oculata pianificazione pubblicitaria esterna.
Normalmente, una volta fissata la sede dell’attività commerciale, si individuano le posizioni pubblicitarie nei punti più strategici e sulle principali direttrici che conducono alla zona d’interesse.
Nel marketing moderno l’analisi dei competitor dovrebbe essere il pane quotidiano in ogni azienda: come e dove comunica la mia concorrenza, cosa comunica e a chi lo comunica.
Altrettanto importante, prima di pianificare un’efficace pubblicità esterna, dovrebbe essere l’analisi del contesto generale. Così come, cioè, delle opzioni commerciali effettivamente a disposizione, in una determinata zona, per il pubblico d’interesse. Questo, per la corretta pianificazione di una campagna pubblicitaria (OOH, Out Of Home o Outdoor Advertising), comporta anche un’attenta valutazione degli aspetti viari, logistici, nonché del tasso di affollamento di impianti pubblicitari già presenti.
A un occhio poco attento, gli impianti pubblicitari OOH (pannelli, tabelloni, cartelloni, affissioni, poster o come ciascuno preferisce chiamarli) potrebbero risultare tutti più o meno simili fra loro, eccetto che per la grandezza. Questo è il fattore che ovviamente salta prima di tutti all’occhio. In realtà non poche e non banali sono le differenze, anche nel prezzo. Di conseguenza variano le potenzialità di un supporto pubblicitario rispetto a un altro, pur se apparentemente posizionati sulla stessa strada e a poche centinaia di metri uno dall’altro…
Soprattutto sulle strade delle grandi città possiamo avere impianti di proprietà o in concessione di soggetti locali, regionali o di network nazionali, quindi di diversa matrice. Ad esempio gli spazi pubblicitari su pali luce Newpole® e Ledpole® sono una tipologia di impianti molto indicata per pianificazioni capillari a livello locale. Oppure possiamo avere impianti esclusivamente di affissione cartacea temporanea 4×3 o 6×3, che funzionano per quattordicine e impianti di pubblicità permanente. Per questi ultimi la stampa è su PVC o telo, di conseguenza la qualità e uniformità dell’immagine è più elevata rispetto alla stampa su carta. Inoltre la loro durata nel tempo è più ampia.
Ma le differenze non si fermano qui. Oggi infatti gli impianti pubblicitari si rivelano ben diversi fra loro. Ciò in base alle effettive caratteristiche tecnologiche e alle condizioni “di salute” dei materiali di cui sono costruiti. Un altro aspetto non meno importante è la disposizione rispetto alla strada e il design degli stessi, fattori che possono renderli decisamente più visibili ed efficaci. Oppure: sono monofacciali o bifacciali? Questo fattore non viene quasi mai considerato quanto meriterebbe, ma di fatto raddoppia l’efficacia e quindi la convenienza economica di una postazione pubblicitaria OOH da acquistare o noleggiare. Fin dai primi anni 2000, ad esempio, gli impianti Wayap, in particolare Underline e Vertical Board, sono tutti bifacciali e hanno una riconoscibilità unica su strada.
Ciò su cui tuttavia oggi invitiamo a riflettere, al di là del fattore estetico già di per sé non secondario, è cosa si può fare sugli impianti Wayap che non si può fare su tutti gli altri. È questo che davvero dovrebbe chiedersi un’azienda prima di destinare importanti risorse su un tipo di impianto o su un altro.
Cosa succede a un’azienda che acquista una postazione pubblicitaria permanente OOH per uno o tre anni che all’improvviso deve cambiare la propria comunicazione?
A differenza di tutti gli altri cartelloni di pubblicità permanente, la tecnologia degli impianti della concessionaria di pubblicità Wayap offre alle aziende un’ulteriore opportunità tecnica e strategica. La possibilità di utilizzarli nell’esclusiva modalità Permoranea®, che consente di:
Torniamo ora alla scelta che un’azienda deve compiere quando affida la pianificazione della propria campagna su esterna a un unico referente. Questi dovrebbe essere comunque in grado di selezionare e includere nell’offerta impianti pubblicitari di soggetti diversi. Quindi sottoporre un preventivo in grado di garantire la maggiore qualità ed efficacia possibile a quest’azione pubblicitaria.
Un primo, indispensabile accorgimento, è quello di selezionare solo operatori in grado di garantire l’esistenza di autorizzazioni per i propri impianti e l’assolvimento del relativo onere contributivo. Questo anche per evitare spiacevoli inconvenienti, a partire dal rischio di vedere bloccata o oscurata la propria pubblicità, con il conseguente danno d’immagine.
Un altro aspetto non meno importante in fatto di outdoor advertising è quando la pianificazione della pubblicità esterna necessita di specifici impianti di affissione (quindi solitamente venduti per quattordicine) i cui costi finiscono per essere più onerosi. Si può invece optare per strategie di acquisto e utilizzo diverse dalla prenotazione “a scatola chiusa” per l’intera durata della campagna, perché questa opzione comporta quasi sempre costi più elevati. Non esitate a contattarci per saperne di più a riguardo.
La stessa attenzione andrebbe prestata, soprattutto nei punti ritenuti più strategici e irrinunciabili, prima di acquistare qualunque tipo di tabellone o impianto soltanto secondo la logica del “purché mi copra quella zona”. L’occhio attento e competente dovrebbe infatti saper riconoscere eventuali criticità dovute alla presenza di un elevato numero di cartelloni pubblicitari nello stesso punto. Spesso molti di questi possono rivelarsi anche mal posizionati e in generale causare un sovraffollamento di messaggi pubblicitari. Tutti fattori che provocano la perdita di efficacia nel veicolare la propria pubblicità in quel dato punto e quindi l’uso poco attento del budget a disposizione.
Si tratta di “semplici attenzioni” per evitare investimenti di grossa portata in punti, in teoria strategici, ma nei quali il rischio di non essere recepiti al meglio dall’utente può risultare rilevante.
A volte, soprattutto nei casi di nuove aperture, può esserci scarsa o alcuna disponibilità di spazi e impianti pubblicitari outdoor nella zona d’interesse. Proprio in questo caso, un punto ancor più qualificante del servizio Wayap è nella possibilità di provvedere – anche seguendo tutto l’iter autorizzativo con le amministrazioni locali – all’installazione di nuovi impianti pubblicitari ad hoc, ove consentiti, nonché di opportuna segnaletica di avvicinamento al punto vendita.
Allo stesso modo, la competenza nella pianificazione pubblicitaria di una campagna esterna OOH può anche servire a individuare altri nodi della viabilità. Ad esempio in punti in grado di indirizzare determinate utenze che, rispetto al loro territorio, non fossero già servite da altri concorrenti, quindi risultassero sprovviste di alternative significative rispetto a quel determinato tipo di attività commerciale.
Questi sono solo alcuni esempi di come la consulenza pubblicitaria su misura possa contribuire a ottimizzare un investimento outdoor. Quello che noi consigliamo e facciamo insieme ai nostri clienti è scegliere personalmente “via per via e impianto per impianto” i punti su cui rafforzare la comunicazione, sempre con il doppio intento di chiedersi “a chi comunico e come comunico”.
Potrebbe sembrare un lavoro banale… ma, credeteci, non lo è affatto. E questo perché non lo si impara mai completamente. Per il semplice fatto che le strade sono ambienti “vivi”, soggetti a continue trasformazioni, in base a fattori diversi. Viabilità, affollamento di impianti pubblicitari, eventuale presenza di parcheggi, alberi ed effettivo posizionamento di ogni singolo impianto outdoor rispetto all’asse stradale, nonché al tipo di velocità del traffico in ciascuna zona.
OOH sta per Out Of Home e con questo articolo sulla pubblicità OOH cerchiamo di presentare e chiarire in modo accessibile a tutti il senso di alcuni termini tecnici sempre più utilizzati, anche in Italia, nel settore che fino a qualche tempo fa era semplicemente indicato, dalle aziende stesse, con il termine “affissione” o “pubblicità esterna”.
OOH è un acronimo inglese e, come abbiamo detto, sta per “Out Of Home”. Può succedere di leggere anche OOH ADV, che a sua volta è il diminutivo di “advertising”, l’equivalente di pubblicità in inglese. Perché quindi si parla più di OOH o di esterna, che semplicemente di affissioni pubblicitarie?
Ci sono almeno due buone ragioni: una è che ormai non tutta la pubblicità esterna è materialmente affissa su pareti o impianti pubblicitari (colla e carta, per intenderci). L’altra è che, considerata la varietà di tipologie e spazi oggi esistenti, il termine pubblicità esterna o Out Of Home (letteralmente “fuori casa”) riesce meglio a identificare il settore nel suo complesso.
Advertising è il termine anglo-americano che come detto indica la pubblicità, quindi se preceduto da OOH sta per “pubblicità esterna”. È interessante notare l’origine latina del verbo “advertere” (volgere verso), ancor più se lo riferiamo a una pubblicità esterna, ad esempio su un poster 4×3: richiamare l’attenzione di qualcuno. Curioso il fatto che, fin nella radice di questo termine, è insito un requisito importante che la pubblicità “dovrebbe” avere: quello di sapere attirare a sé l’attenzione! Ma sappiamo che non è così semplice centrare ogni volta questo obiettivo e catturare davvero l’attenzione del pubblico…
Anche se spesso vengono usati come sinonimi, l’Outdoor Advertising dovrebbe indicare in modo più specifico la pubblicità in spazi all’aperto, mentre l’Out Of Home è certamente un concetto più ampio che include anche quelle forme di pubblicità in luoghi chiusi come stazioni della Metropolitana, aeroporti, stazioni ferroviarie o anche all’interno degli stessi mezzi pubblici. In altre parole: tutte quelle forme di pubblicità che una persona incontra una volta messo piede “fuori casa”.
L’OOH pertanto comprende una grande varietà di mezzi: l’affissione su impianti pubblicitari appositi o anche su pali della luce, quella su pareti cieche di palazzi o anche grandi rivestimenti provvisori di palazzi in fase di restauro, paline e pensiline degli autobus (mupi è il nome degli spazi retroilluminati, rotor di quelli che fanno ruotare più campagne nello stesso spazio), rivestimenti parapedonali, pubblicità all’interno, sul retro e sulle fasce laterali o sull’intera superficie (wrapping) di mezzi pubblici (transit adv), pubblicità in stazioni treni e metropolitane, aeroporti e altri spazi pubblici come stadi e musei, ma anche centri commerciali, pubblicità in movimento su altri mezzi come i camion vela, ma anche su auto e altri veicoli privati.
Una volta conosciuto il significato di OOH, l’aggiunta della D sta per Digital Out Of Home e indica la pubblicità digitale, solitamente su schermi Led, cioè quella che non ha più bisogno dell’inserto cartaceo o del telo o cartello stampato in pvc o in altro materiale, ma trasmette il messaggio pubblicitario direttamente attraverso un file digitale programmato da remoto.
Digital Out Of Home e Programmatic sono due termini che sempre più spesso può succedere di trovare uno accanto all’altro. Banalmente si potrebbe pensare che dipenda dal fatto che la pubblicità digitale non ha bisogno di essere installata sul posto, bensì viene programmata da remoto…
In realtà, anche senza scendere in tecnicismi difficili da comprendere, c’è una differenza fondamentale: non tutta la pubblicità digitale può essere automaticamente associata al Programmatic!
Piuttosto è vero che questo tipo di mezzo – rispetto alla pubblicità tradizionale, su supporto stampato – ha già in sé i requisiti per trasformarsi in Programmatic. Quindi: cosa si intende esattamente per Programmatic?
Programmatic è una forma di pubblicità (digitale) altamente mirata che, sulla base di una grande quantità di dati selezionati e incrociati fra loro, può essere efficacemente veicolata in tempo reale a un pubblico (target o audience) molto in linea con le caratteristiche del prodotto o servizio pubblicizzato.
Ed è proprio questo livello di efficacia a determinare nel Programmatic un costo variabile (stabilito mediante una vera e propria asta, un po’ come avviene per la pubblicità sui motori di ricerca, quando l’utente digita specifici termini).
Di conseguenza: mentre si può avere una campagna di pubblicità digitale (DOOH) pianificata a priori per uno o più giorni su un singolo impianto o su un circuito Led in una città, se ne potrebbe avere una in Programmatic che, in base agli obiettivi, viene trasmessa su uno schermo solo quando si raggiungono determinate condizioni di efficacia, ad esempio in particolari orari o in presenza di una significativa concentrazione di una certa tipologia di utenti davanti a quello specifico media pubblicitario DOOH.
Anche se può sembrare uno sfumatura fin troppo sottile, visto che nella città tutto e tutti si muovono, con “pubblicità esterna statica” si definiva in origine quella che resta ferma in un punto (davanti al quale si muovono veicoli e passanti), mentre quella dinamica è la pubblicità che si muove, ad esempio su mezzi pubblici, ma anche altri su mezzi pubblicitari allestiti proprio allo scopo di far circolare un messaggio promozionale. Quindi: nel primo caso sono veicoli e pedoni che transitano davanti alla pubblicità, nel secondo è la pubblicità che si muove lungo le città.
Oggi tuttavia, con l’avvento della pubblicità digitale, questi concetti sono destinati a evolversi in senso ancor più dinamico, visto che anche un totem digitale fisso può nel corso della stessa giornata cambiare messaggio in base a una serie di parametri così complessi e variabili da diventare ancor più dinamico di una pubblicità stampata sulla fiancata di un tram. Il buon Albert Einstein vi avrebbe certamente trovato un’ulteriore conferma della sua teoria che “tutto è relativo”…
Da sempre Wayap ha anticipato i tempi rispetto alla produzione di materiali e tecnologie nella pubblicità esterna e spazi pubblicitari per affissioni “tradizionali”; ora è ormai da tempo attiva anche nella pubblicità digitale su ledwall e, dopo la consolidata esperienza a Brescia, in questo articolo presentiamo gli impianti pubblicitari su schermi LED di Roma.
Attualmente il circuito di pubblicità digitale Wayap su schermo Led a Roma copre le seguenti vie:
La sigla LED sta per Light Emitting Diode, ovvero “diodo a emissione luminosa”, quindi parliamo di un componente (nello specifico un diodo a semiconduttore) che emette luce al passaggio di una corrente elettrica costante e polarizzata. Questa luce è brillante e intensa, nonché priva di raggi infrarossi e UV.
L’invenzione arriva dagli Stati Uniti e si deve al prof. Nick Holonyak Jr nel 1962 nel corso di una collaborazione con la compagnia General Electric, dopo che lo stesso aveva studiato e sviluppato tutte le potenzialità dei semiconduttori sfruttati dai dispositivi optoelettronici, tra cui appunto i LED. La differenza è che negli anni ’60 questi esistevano solo nella loro versione rossa e più tardi verde. Sarà solo la variazione della tensione tra il cosiddetto “strato n” di elettroni e quello delle lacune (“strato p”), a consentire di combinare i due strati emettendo fotoni. La frequenza di questi determina il colore della luce.
In realtà, la luce del LED bianco e brillante che conosciamo oggi nasce solo nei primi anni ’90, in seguito alle scoperte di tre fisici giapponesi, Isamu Akasaki, Hiroshi Amano and Shuji Nakamura. Furono loro a produrre il primo fascio di luce blu dai semiconduttori, innescando così una trasformazione decisiva nella moderna tecnologia dell’illuminazione. Il LED blu era rimasto una sorta di “miraggio” per circa trent’anni, ma la scoperta giapponese fece sì che gli originari diodi rossi e verdi potessero essere impiegati con la luce blu per creare la luce bianca. La chiave di volta è stata quindi nella ricerca del semiconduttore più adatto, individuato nei cristalli di nitruro di gallio, per poter così liberare la giusta frequenza di fotoni, passaggio storico che non a caso frutterà ai tre ricercatori giapponesi il premio Nobel per la Fisica del 2014!
Un altro fattore importante, oltre alla ormai nota efficienza energetica del LED e alla maggiore durata nel tempo, è che i suoi bulbi a diodo risultano anche decisamente più robusti e resistenti agli urti rispetto alle tecnologie di illuminazione tradizionale (come le stesse lampadine a incandescenza). Inoltre, pur essendo i diodi sensibili a polvere e umidità, la capsula che li contiene ne assicura un livello di protezione ottimale.
I moduli degli schermi a Led ad alta risoluzione degli impianti pubblicitari si dividono in due grandi famiglie: quelli definiti “rental” con uno ridotto spessore, e i cabinet direttamente montati dall’azienda produttrice con la predisposizione dell’attacco al palo. I primi possono avere una manutenzione frontale e posteriore e hanno uno spessore ridotto, i secondi hanno una manutenzione solo posteriore e lo spessore è consistente. Questi ultimi hanno anche bisogno di una ventilazione forzata per l’areazione dei componenti.
I nostri impianti pubblicitari LED di Roma utilizzano un modulo IP 65, la tecnologia è la Signum che avendo una protezione sopra il singolo diodo assicura una buona visione anche con l’esposizione alla luce; nel nostro caso abbiamo scelto un pitch 3.9 a manutenzione frontale.
Molti di questi aspetti di innovazione tecnologica sono altresì alla base del nuovo piano per la pubblicità esterna e affissioni approvato dal Comune di Roma. Prima di tutto il piano si pone l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale rispetto alla pubblicità tradizionale, quindi bypassando lo smaltimento di PVC, carta, colla e di ogni altro materiale “usa e getta” finora utilizzato per veicolare messaggi pubblicitari a cadenza anche bisettimanale (in gergo tecnico le quattordicine).
Al tempo stesso la pubblicità digitale (DOOH) rispetto agli spazi per l’affissione tradizionale favorisce nuove possibilità d’utilizzo, senza ulteriori oneri aggiuntivi per le pubbliche amministrazioni, di poter promuovere messaggi di tipo istituzionale o comunque di pubblico interesse, sugli stessi impianti e in parallelo alla pubblicità commerciale. Pensiamo a messaggi di pubblica utilità, come ad esempio nel caso di variazioni della viabilità o altre situazioni comunicabili ai cittadini in tempo reale.
Si tratta in altre parole di una nuova fase “storica” per la pubblicità esterna a Roma, grazie alla quale poter via via rinnovare il parco impianti pubblicitari della capitale, in favore di una maggiore efficienza e versatilità tecnologica, coniugata a una reale sostenibilità ambientale.
Per gli inserzionisti pubblicitari di Roma e in generale d’Italia si prospetta una nuova stagione anche per la maggiore efficacia di comunicazione nell’intero arco della giornata, dovuta alla perfetta visibilità anche fino a tarda sera, oltre che per la possibilità di cambiare il messaggio tutti giorni o nel corso stesso della giornata proprio grazie alla trasmissione digitalizzata.
Inoltre i nostri impianti digitali sono provvisti di sensori i cui dati raccolti, combinati in modo evoluto ed esclusivo con altre tipologie di dati Telco, Gps e mobile, permettono alle aziende di disporre di report giornalieri con OTS (Opportunity To See) per ogni singola postazione utilizzata nella campagna, avendo così dati molto concreti e attendibili sull’effettivo costo-contatto.
Certo: come molte aziende già sapranno, i nuovi standard della pubblicità digitale richiedono anche e ovviamente una gestione professionale e competente degli spazi, sia per l’ideazione e creazione dei messaggi nonché dei layout grafici, sia – dal lato delle concessionarie di pubblicità – nella definizione e programmazione dei palinsesti giornalieri di ciascun impianto pubblicitario su monitor LED.
La prospettiva è senz’altro quella di un maggiore pregio estetico dei nuovi spazi e supporti pubblicitari, anche più in linea con un evoluto concetto di Smart City. Ciò richiede di conseguenza competenze grafiche e una art direction evoluta, per utilizzare al meglio i nuovi linguaggi della comunicazione, in un’ottica di:
Non a caso, sempre il Comune di Roma parla espressamente di una “trasformazione di impianti pubblicitari già inseriti nella nuova Banca Dati del Regolamento in materia di esposizione della pubblicità e di pubbliche affissioni.”
I nuovi spazi con impianti pubblicitari digitali su strada con schermo LED al posto della classica affissione non devono interferire con la sicurezza stradale. Pertanto non potranno trasmettere video in movimento o programmi televisivi in diretta (la normativa di Roma prevede solo lo slow motion in corrispondenza del limite di velocità entro i 50 km/h). Così come, in conformità alle disposizioni regionali in tema di inquinamento luminoso e rispetto degli orari di spegnimento, saranno in funzione nella fascia oraria dalle 07:00 alle 23:30.
Altra caratteristica vantaggiosa degli impianti LED è di evitare a priori l’affollamento pubblicitario, quindi facendo sì che un’azienda non si trovi a impiegare un budget in un’area inflazionata se non proprio satura di postazioni pubblicitarie su affissione, grazie a un distanziamento di almeno 100 metri tra un impianto pubblicitario digitale e l’altro.
Approvando la proposta 178, con una revisione della Delibera 50/2014, il Consiglio comunale di Roma ha così adeguato il proprio Regolamento della Pubblicità alle disposizioni nazionali previste dall’ultima legge di bilancio. In particolare va ricordato questo punto:
Le sanzioni (articolo 22) se l’impianto è irregolare e non rispetta la legge in vigore, non viene multata più solo la società concessionaria ma anche il soggetto pubblicizzato.
La nuova delibera di Roma Capitale istituisce anche un “Osservatorio sui messaggi pubblicitari”, composto da esponenti politici e di associazioni di categoria, per valutare i contenuti e garantire il rispetto dei diritti umani fondamentali, al fine di sospendere con prontezza eventuali comunicazione dai contenuti lesivi.
In generale, riteniamo che il progressivo passaggio alla pubblicità esterna digitale si svolgerà in modo parallelo a quanto sta avvenendo con l’uso degli schermi LED anche presso gli stessi punti vendita nei quali sempre più spesso sono presenti dei pannelli e display pubblicitari digitali.
Pannelli e display pubblicitari sono infatti sempre più in uso sia per interno, che da vetrina e altresì interattivi (touchscreen). Sempre di più i clienti sono abituati a calarsi in un’esperienza stimolante e personalizzata proprio grazie alla diffusione di questi sistemi che compongono l’attuale definizione di Digital Signage.
Sono in costante crescita i dati a conferma che il digital signage, attuato attraverso l’uso sempre più capillare degli schermi pubblicitari, indirizza i flussi di clientela nei punti vendita. L’efficacia attenzionale del digital signage stimola l’attenzione del cliente più di ogni altro strumento di direct marketing. Ad esempio lo studio Nielsen “Digital Out-of-home Advertising Report 2020“ riporta che il 57% degli intervistati afferma di essere entrato in un negozio perché attratti da uno schermo.
Anche sul fronte dei punti vendita, secondo lo stesso studio, l’86% dei negozianti attribuisce un aumento del 30% nelle vendite a partire dall’introduzione di schermi digitali nel proprio store.
Tra i passanti: il 52% nota i display con le indicazioni per uno store; il 57% dopo aver visto la pubblicità su un display si reca nello store; di questi il 93% effettua un acquisto nel corso della visita allo store.
Anche se sono diverse le modalità e i tempi di esposizione tra uno schermo LED su strada e quello sulla vetrina o all’interno di un punto vendita, in tutti i casi questo genera nel potenziale cliente:
Al riguardo va considerato che un’attività commerciale copre di solito i propri costi fissi e variabili soprattutto attraverso i clienti “storici”, ma è attraverso il valore aggiunto della pubblicità che può ricavare nuovi profitti coinvolgendo un maggior numero di clienti occasionali.
Ogni azienda interessata a fare pubblicità non deve sottovalutare l’importanza dei cosiddetti “acquisti d’impulso”, che appunto una comunicazione d’impatto può favorire: i dati dicono che fra il 35/50% della popolazione è abituato a fare acquisti al di fuori della propria consueta area di residenza.
La forza visiva delle immagini pubblicitarie su schermo LED è amplificata dalla luminosità e brillantezza, che arriva anche in modo inconsciamente più forte alla mente delle persone.
I messaggi pubblicitari sui nostri schermi LED di Roma si possono aggiornare in tempo reale e la loro forza è inalterata in qualunque condizione meteo e di luce. La gestione e gli aggiornamenti dei messaggi pubblicitari avvengono da remoto, quindi con un tipo di tempistiche non più paragonabili a quelle della miglior squadra di tecnici montatori di impianti tradizionali.
Il nostro circuito di spazi per pubblicità digitale a Roma è attualmente composto da Led con dimensioni 300×200 cm, per una nuova generazione di affissioni digitali che cambiano messaggio ogni 10 secondi, per un massimo di 6 inserzionisti giornalieri.
Chiaramente, anche se la terminologia può sembrare simile, gli impianti pubblicitari LED non vanno confusi con i pannelli a Led con funzione di espositori in plexiglass retroilluminati che, in questo caso, utilizzano la tecnologia LED solo per illuminarsi.
* Deliberazione della Giunta Capitolina n. 348 del 30 dicembre 2020, le disposizioni temporanee dettate con la Deliberazione della Giunta Capitolina n. 69/2020 (“Progetto sperimentale per l’adozione di impianti pubblicitari tecnologicamente avanzati”) sono confermate e assumono carattere permanente.
Pubblicità esterna rinnovabile? Una promessa mantenuta con i nostri clienti.
Da qualche anno, nel vocabolario della pubblicità Out Of Home in Italia, c’è una nuova parola che indica un modo innovativo di utilizzare la cartellonistica esterna, che un tempo poteva essere solo “permanente” o “temporanea”.
Un’idea speciale nata in un anno molto particolare…
I primi mesi del 2020 hanno inciso in modo indubbiamente più significativo su ciascuno di noi. Hanno creato una consapevolezza completamente nuova rispetto al senso stesso del tempo che stiamo vivendo.
Per Wayap quel periodo ha contribuito ad approfondire e sviluppare una riflessione già in corso da tempo. E cioè quanto fosse importante dare un nuovo strumento alle aziende, più versatile e funzionale.
Il risultato è stato qualcosa che fosse realmente in grado di poter “reagire”, con più slancio e prontezza, a ogni improvviso cambio di scenario e quindi a ogni nuova opportunità strategica e commerciale, per la quale adattare repentinamente la propria comunicazione al corso degli eventi.
Per queste ragioni, mentre altre realtà del settore si sono dedicate a servizi a 360° anche molto eterogenei rispetto al focus sulla pubblicità esterna o OOH Advertising, Wayap ha fatto una scelta diversa. Ha deciso cioè di mettere la lente d’ingrandimento sulle potenzialità ancora insite nel “semplice” mezzo costituito dal cartello pubblicitario su strada urbana o extraurbana.
Da quest’analisi, oltre che dalle peculiari caratteristiche tecnologiche degli impianti pubblicitari di cartellonistica Wayap, è nata Permoranea®, la pubblicità esterna “rinnovabile”. Permoranea® coniuga i vantaggi tipici della pubblicità permanente, quali il basso costo contatto e la presenza a lungo termine sulla stessa postazione pubblicitaria, con quelli della pubblicità temporanea, a cominciare proprio dalla possibilità di cambiare periodicamente messaggio.
In altre parole, grazie a Permoranea®, i contratti Wayap permettono alle aziende di scegliere tra una pubblicità esterna di soli 14 giorni o comunque della durata massima fino a tre mesi – utile ad esempio nella fase di lancio o ripartenza di un’attività – oppure pianificare la propria comunicazione pubblicitaria su cartellonistica in un arco temporale ben più ampio (da uno a tre anni). E ciò lasciandosi sempre aperta la possibilità di cambiare messaggio una tantum in corso d’opera o in particolari periodi.
In un mondo in cui la pubblicità diventa sempre più pervasiva e ci raggiunge in modalità sempre nuove e capillari, la ricerca e le energie di Wayap – più che verso l’ennesimo strumento pubblicitario da sottoporre alle aziende – si sono focalizzate su un punto. Ovvero: COME rendere più efficace una forma di pubblicità esterna classica e non a caso ancora oggi irrinunciabile, per essere immediatamente presenti nella realtà quotidiana, ancor prima che in quella virtuale e digitale.
Un modo quindi diretto per attuare la filosofia aziendale: più che “essere i migliori” ambire con maggiore concretezza a essere ogni giorno “migliori” rispetto al proprio specifico ambito di lavoro.
Anche il posizionamento degli impianti pubblicitari stradali e dei singoli cartelloni è curato e gestito in modo personalizzato e sempre strategico. Tutto ciò con l’ormai ventennale possibilità di monitorare costantemente online la propria pubblicità aziendale. Ciò nell’ottica di un servizio completamente digitalizzato e trasparente, sia in fase di pianificazione dell’azione pubblicitaria su strada, sia nell’ordinaria gestione amministrativa degli spazi pubblicitari già noleggiati.
Permoranea® è la risposta di Wayap a un mondo in rapido cambiamento, ma senza rinunciare a restare se stessi. Guarda qui tutti i vantaggi.
Nel 513 a.C. il filosofo greco Eraclito diceva:
“non c’è nulla di permanente tranne il cambiamento”.